Illecito smaltimento di rifiuti, nessuna tenuità del fatto

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Illecito smaltimento di rifiuti, nessuna tenuità del fatto

La causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto non può essere applicata ai reati eventualmente abituali che siano stati posti in essere mediante la reiterazione della condotta tipica.

E’ il caso della condotta oggetto del procedimento penale al vaglio della Suprema corte e rispetto al quale è stato ritenuto che i giudici di merito avessero reso una motivazione logica e insindacabile in sede di legittimità.

Con sentenza n. 650 dell’11 gennaio 2021, in particolare, la Corte di cassazione ha confermato la condanna per smaltimento, senza autorizzazione, di rifiuti speciali non pericolosi, contestata al legale rappresentante di una società a responsabilità limitata.

Secondo gli Ermellini, la decisione di merito aveva fatto corretta applicazione del principio di diritto sopra ricordato laddove aveva sottolineato l’ostacolo all’applicazione della particolare tenuità del fatto rappresentato dalla rilevante quantità di rifiuti reflui smaltiti illecitamente, di per sé significativa della reiterazione nell’arco di tempo considerato, delle condotte contestate.

In tale contesto, è stata ritenuta priva di rilievo, di per sé, la considerazione della non pericolosità dei rifiuti medesimi.

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