Imu e limiti a esenzione per il nucleo familiare: dubbi sollevati dalla Consulta

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La Corte costituzionale ha deciso di sollevare davanti a se stessa questione di legittimità costituzionale sulla regola generale stabilita dal quarto periodo del secondo comma dell’articolo 13 del Dl n. 201/2011, convertito nella Legge 214/2011 e successivamente modificato, in tema di esenzione dall’imposta municipale unica (IMU).

La decisione è stata presa nella camera di consiglio di ieri, 24 marzo 2022, in occasione dell'esame della questione di legittimità sollevata dalla Commissione tributaria provinciale di Napoli sull’esenzione disciplinata nel quinto periodo del secondo comma del medesimo articolo.

Quest'ultima censura è rivolta all’interpretazione data dalla Corte di cassazione alla disciplina in oggetto, lettura secondo cui l’esenzione dall’IMU per l’abitazione adibita a dimora principale del nucleo familiare va esclusa qualora uno dei suoi componenti abbia la residenza anagrafica in un immobile ubicato in un altro Comune.

Imu, autorimessione della Corte costituzionale

Con comunicato del 24 marzo 2022, l'Ufficio stampa della Consulta ha reso noto della decisione di autorimessione assunta dalla Corte, la quale - si legge nella nota - dubita della legittimità costituzionale del riferimento alla residenza anagrafica e alla dimora abituale non solo del possessore dell’immobile (com’era nella versione originaria dell’IMU) ma anche del suo nucleo familiare.

Secondo la Consulta, tale regola sembrerebbe violare gli articoli 3, 31 e 53 della Costituzione, potendo diventare "un elemento di ostacolo all’esenzione per ciascun componente della famiglia che abbia residenza anagrafica ed effettiva dimora abituale in un immobile diverso".

Il dubbio della Corte - viene precisato - è pregiudiziale rispetto alla questione sollevata dalla Commissione tributaria provinciale di Napoli.

Nelle prossime settimane, saranno depositate le motivazioni dell’ordinanza di autorimessione.