In “Gazzetta Ufficiale” il Dl n. 63/2013. Il bonus risparmio energetico sale al 65%

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Il decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013, rubricato “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonchè altre disposizioni in materia di coesione sociale”, è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 130 del 5 giugno 2013.

Il provvedimento - le cui disposizioni entrano in vigore direttamente dal 6 giugno 2013 - è composto da 22 articoli, di cui 16 sono dedicati al recepimento della direttiva comunitaria 2010/31/Ue, andando a modificare alcune parti del Dlgs n. 192/2005 in materia di rendimento energetico in edilizia.

Finalità del decreto è quella di promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici tenendo conto delle condizioni climatiche esterne e delle prescrizioni relative alle condizioni interne agli stessi; favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l'integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici e sostenere la diversificazione energetica.

Il testo ufficiale del Dl n. 63/2013 non presenta significative modifiche rispetto a quello licenziato dal Consiglio dei Ministri venerdì 31 maggio: è stata, infatti, confermata la detrazione del 65% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici e la proroga della detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione fino al 31 dicembre 2013. Nello specifico, i lavori eseguiti su unità immobiliari singole potranno godere della detrazione del 65% fino al 31 dicembre 2013, mentre per gli interventi più importanti realizzati sui condomini, il termine ultimo per usufruire dello sconto fiscale è stato fissato al 30 giugno 2014.

Solo con riferimento alla data di avvio della detrazione, il decreto legge presenta una variazione rispetto alla bozza del CDM, che prevedeva l’avvio del bonus a partire dal 1° luglio 2013. La versione ufficiale, invece, ha anticipato l’agevolazione al giorno seguente la data di pubblicazione in “Gazzetta” per evitare il rischio di un blocco dei pagamenti alle imprese da parte di proprietari di immobili al fine di poter rientrare nel beneficio fiscale.
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