Professionisti e intelligenza artificiale: modulo per l'informativa ai clienti
Pubblicato il 08 ottobre 2025
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Dal 10 ottobre 2025 entra in vigore la Legge sull'Intelligenza Artificiale (IA): nuovi obblighi di trasparenza per i professionisti.
Entra in vigore il 10 ottobre 2025 la Legge n. 132/2025, che introduce per la prima volta nel nostro ordinamento l’obbligo per i professionisti di informare i propri clienti sull’eventuale utilizzo di strumenti di IA nello svolgimento dell’incarico.
Per supportare gli studi professionali nell’attuazione della norma, Confprofessioni e ANF – Associazione Nazionale Forense hanno realizzato il primo modulo informativo nazionale dedicato all’uso dell’IA, un documento operativo pensato per garantire trasparenza, tutela e consapevolezza nell’attività professionale.
Confprofessioni e ANF: modello conforme alla Legge n. 132/2025
Il modello, redatto da un gruppo di giuristi del Corso di Etica e Intelligenza Artificiale della Pontificia Università Antonianum, è coordinato da Giampaolo Di Marco, Segretario Generale di ANF e Direttore Generale del Dipartimento Libere Professioni (DLP) di Confprofessioni. Alla redazione ha contribuito anche Paola Fiorillo, delegata nazionale per l’Intelligenza Artificiale.
Il documento costituisce un fac-simile conforme all’articolo 13 della Legge n. 132/2025, da allegare alla lettera di incarico professionale, al consenso informato o ad altri contratti in cui sia necessario comunicare l’uso di tecnologie basate su IA.
Il fac simile informativo
Il modulo prevede che il professionista dichiari:
- se si avvale o meno di sistemi di IA, specificandone la tipologia (predittiva, generativa, agentica, conversazionale o altra);
- le caratteristiche tecniche e l’origine dei sistemi utilizzati (residenti localmente o online, prodotti in Italia, UE o Paesi extra-UE);
- le finalità d’uso, limitate a funzioni di supporto, analisi o ricerca, nel rispetto del principio per cui l’IA non sostituisce l’attività intellettuale del professionista;
- l’impegno a verificare e validare ogni risultato prodotto dall’IA, garantendo la piena responsabilità e autonomia decisionale nella prestazione.
Il modello richiama inoltre l’obbligo di rispettare la normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, a tutela del cliente e della riservatezza delle informazioni trattate.
Etica, innovazione e tutela reciproca
Con questa iniziativa, Confprofessioni si conferma la prima organizzazione di rappresentanza ad aver prodotto un documento operativo conforme alla nuova disciplina, ponendosi come punto di riferimento nel percorso di etica, trasparenza e innovazione tecnologica.
“L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nel mondo delle professioni impone nuove responsabilità e un approccio consapevole” - ha dichiarato Marco Natali, Presidente di Confprofessioni. “Questo primo modulo informativo rappresenta un passo concreto nella direzione della trasparenza e della tutela reciproca, valori che Confprofessioni promuove da sempre”.
In parallelo, è stato istituito un laboratorio permanente sull’Intelligenza Artificiale e le professioni, volto ad approfondire le implicazioni etiche, giuridiche e deontologiche dell’uso dell’IA e a promuovere garanzie concrete per clienti e professionisti.
“Grazie al lavoro del Dipartimento Libere Professioni" – ha aggiunto Paola Fiorillo – "mettiamo a disposizione uno strumento utile e immediatamente applicabile, nel segno dell’etica e dell’innovazione”.
Uno strumento a tutela del rapporto fiduciario
L’adozione del modulo informativo segna un passaggio cruciale verso una regolamentazione chiara e condivisa dell’uso dell’Intelligenza Artificiale nelle libere professioni.
Non solo un adempimento formale, ma un impegno etico e deontologico che rafforza il rapporto di fiducia tra cliente e professionista, garantendo trasparenza, responsabilità e tutela dei dati in ogni fase dell’incarico.
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