Legittimo il recesso per assenza e offese

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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 8938 del 2009, ha dichiarato legittimo il licenziamento di un prestatore che oltre a non presentarsi sul posto di lavoro aveva offeso pesantemente il datore. Nel caso, un operaio addetto alla manutenzione di macchinari non si era presentato al lavoro per due giorni consecutivi per lo svolgimento di un turno di lavoro straordinario. Appena rientrato al lavoro, il terzo giorno, benché avesse ricevuto una sospensione dal servizio non aveva abbandonato il posto di lavoro e aveva offeso il datore sia verbalmente che fisicamente urtandogli la spalla. I giudici hanno dichiarato legittimo il licenziamento, per il comportamento di insubordinazione, del dipendente, che ha negato in tal modo il potere direttivo del datore di lavoro e pregiudicato il rapporto di fiducia dello stesso.
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