Manovra Votazione finale sugli emendamenti

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Manovra Votazione finale sugli emendamenti

Lunedì 22 maggio partirà il voto finale sugli emendamenti alla Manovra correttiva, dopo il lungo confronto e la scrematura effettuata negli ultimi giorni in Commissione Bilancio alla Camera, dove sono stati individuati i correttivi da inserire nel maxi-decreto.

Governo e maggioranza partiranno con l’affrontare il capitolo fiscale e, già a metà della nuova settimana, si dovrebbe avere l’ok definitivo sugli emendamenti che passeranno. L’obiettivo della Commissione Bilancio è quello di dare un prima via libera entro sabato, così da permettere al testo rivisto e corretto di approdare all’Aula della Camera entro lunedì 29 maggio. Unico rischio al mancato rispetto dei tempi è dato dalla necessità del Governo di inserire nel maxi-decreto anche il prestito ponte di 600 milioni di euro per il salvataggio di Alitalia (attualmente all’esame di Montecitorio sotto forma di decreto legge).

I probabili sì

Al termine della riunione che si è tenuta nella mattinata del 19 maggio in Commissione Bilancio della Camera è emerso che molto probabilmente Governo e maggioranza sarebbero d’accordo con l’emendamento alla manovrina presentato dal Pd, che propone di abolire le monetine da 1 e 2 centesimi.

Altro tema che verrà sicuramente votato per primo è quello che riguarda la web tax, che vede l’introduzione di una forma di “cooperative compliance” per le imprese e le multinazionali digitali che hanno ricavi per oltre un miliardo di euro e che effettuano prestazioni di servizi in Italia sopra i 50 milioni.

Confermata anche la volontà di tagliare i tempi dei rimborsi, compresi quelli Iva in conto fiscale per le imprese, che dal 1° gennaio 2018 saranno pagati direttamente dall’Amministrazione Pubblica. Riguardo allo split payment per i professionisti, il Governo sta valutando quale potrebbe essere l'impatto in caso di uno “sconto” per i professionisti, nell’ipotesi si scegliesse di destinare solo il 70% dell’Iva alla “scissione contabile” ed il restante 30% lasciarlo nella disponibilità degli studi che operano con la Pa o le controllate.

Rottamazione cartelle e Voluntary disclosure senza cambiamenti

Sembra che non ci siano chance per la riapertura dei termini della rottamazione delle cartelle di Equitalia. Tra le proposte finora presentate, la più plausibile è quella che punta ad allungare da 5 a 10 le rate di pagamento della definizione agevolata delle cartelle e, contemporaneamente, vorrebbe fissare un nuovo termine per la presentazione delle domande. Ma, sull’argomento il Governo non sembra affatto convinto della necessità di riaprire i termine per la definizione agevolata dei ruoli di Equitalia e di aumentare le rate della rottamazione. Secondo il ministero dell'Economia, infatti, una riapertura dei termini della rottamazione porterebbe ad una situazione di non eguaglianza con chi ha già fatto la rottamazione e metterebbe a rischio il gettito.

Anche il capitolo della Voluntary disclosure dovrebbe non subire modifiche. Il Governo si è detto contrario a cambiare l'impianto delle disposizioni sul rientro dei capitali illecitamente detenuti all'estero attraverso la collaborazione volontaria.

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