Masi (CNF): efficienza e modernizzazione della Giustizia

Pubblicato il



Masi (CNF): efficienza e modernizzazione della Giustizia

A margine del tavolo di lavoro sulla riforma del processo civile - svoltosi il 30 giugno presso il ministero della Giustizia - la presidente facente funzioni del Consiglio Nazionale Forense, Maria Masi, ha sottolineato l’esigenza di intervenire, quanto prima, sulle regole organizzative Giustizia, prima ancora che su quelle dei riti.

Si tratterebbe di una necessità emersa in considerazione dell’obiettivo perseguito, non più trascurabile, del recupero dell’efficienza della giustizia civile.

E’ quanto si legge nel testo di una nota datata 1° luglio 2020, pubblicata sul sito istituzionale del CNF.

“La riproposizione dei temi afferenti ai progetti di riforma del processo civile e penale” – si legge nel comunicato – “non può non considerare aspetti e problematiche emersi in tutta evidenza in occasione dell’emergenza sanitaria, i cui effetti ancora incidono sulla tutela inadeguata dei diritti e della giustizia”.

In ogni caso, per il CNF e per l’Avvocatura tutta, il recupero dell’efficienza del processo non deve né può tradursi “in un affievolimento della effettività delle tutele e del diritto di difesa, servizio essenziale e costituzionalmente garantito ai cittadini”.

Riforma del processo civile: aspetti condivisi e perplessità

Riferendosi, poi, al già calendarizzato testo di riforma del processo civile, la presidente Masi ha sottolineato come il Consiglio aveva condiviso:

  • l’attenzione agli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie;
  • la semplificazione dei provvedimenti relativi all’improcedibilità;
  • l’estinzione in appello e l’abrogazione del cosiddetto filtro.

Rimarrebbero, comunque, alcune perplessità per quel che riguarda:

  • l’unico rito ordinario davanti al tribunale in composizione monocratica (giudicato non idonea ad incidere sui tempi di durata del processo e, anzi, un potenziale rischio di compressione degli spazi di garanzia difensiva)
  • il riferimento alla riforma dei procedimenti in camera di consiglio relativa alla sola composizione del tribunale in un settore “che andrebbe, al contrario, seriamente rivisto”.

CNF: condivisa la necessità di ampia riforma della Giustizia

Ad ogni modo, la rappresentante del CNF ha definito “confortante” la dichiarazione del Guardasigilli, Alfonso Bonafede, concernente la volontà del Governo di condividere, con avvocati e magistrati, “la realizzazione di proposte tecniche dirette ad una più ampia riforma della giustizia”, per come anche richiesto dall’Unione europea.

Ciò, in linea con la delibera assunta, a inizio giugno, dallo stesso CNF e tesa alla promozione di un progetto strutturale per la modernizzazione della giustizia, in concordanza con gli obiettivi indicati da Bruxelles.

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito