MIMIT, nuovi incentivi per le aree di crisi industriale di Brindisi e del Leccese

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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha emanato due circolari, entrambe datate 10 ottobre 2025, che attivano misure di sostegno mirate al rilancio produttivo e occupazionale di due aree strategiche della Regione Puglia:

  • il territorio di Brindisi e dei Comuni della sua provincia
  • e il territorio Salentino-Leccese, a forte specializzazione nel settore Tessile–Abbigliamento–Calzaturiero (TAC).

Le due iniziative, disciplinate rispettivamente dalle circolari n. 2409 e n. 2410, si inseriscono nell’ambito dell’Accordo di Programma sottoscritto il 10 luglio 2025 tra MIMIT, Regione Puglia e Invitalia S.p.A., avente validità triennale dalla registrazione presso la Corte dei Conti (31 luglio 2025, n. 1040).

L’obiettivo comune è favorire la riconversione industriale, attrarre nuovi investimenti e salvaguardare i livelli occupazionali in aree che negli ultimi anni hanno subito processi di deindustrializzazione e perdita di competitività.

Dotazione finanziaria complessiva

Il MIMIT ha destinato oltre 22 milioni di euro complessivi per i due interventi:

  • 7.945.865,04 per l’area di Brindisi e provincia,
  • 14.341.510,70 per l’area Salentino-Leccese.

Entrambe le dotazioni derivano dalle economie residue dell’Accordo di Programma del 2018, con possibilità di incremento in caso di reinvenienza di ulteriori risorse durante le attività istruttorie.
Le agevolazioni sono gestite da Invitalia S.p.A., soggetto attuatore del programma nazionale di riqualificazione industriale.

Area di Brindisi e comuni della provincia, circolare n. 2409

La Circolare n. 2409 del 10 ottobre 2025 del MIMIT disciplina gli incentivi destinati al rilancio industriale e occupazionale del Comune di Brindisi e dei Comuni della relativa provincia, individuati ai sensi del Decreto legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito nella Legge 14 maggio 2005, n. 80, e del DPCM del 7 luglio 2005.
L’intervento ha l’obiettivo di stimolare nuovi investimenti produttivi, favorire la diversificazione industriale, promuovere progetti di innovazione e sostenere interventi di tutela ambientale, contribuendo al rafforzamento del tessuto economico locale e alla valorizzazione delle competenze industriali del territorio brindisino.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese già costituite in forma di società di capitali, nonché le società cooperative e le società consortili. Sono inoltre ammesse le reti di imprese, composte da un minimo di tre e un massimo di sei imprese, costituite mediante contratto di rete.

Le iniziative imprenditoriali ammissibili devono consistere in programmi di investimento produttivo e/o di investimento per la tutela ambientale, che possono essere completati da progetti di innovazione di processo o di organizzazione, attività di ricerca e sviluppo sperimentale e interventi di formazione del personale.
Gli investimenti devono prevedere spese ammissibili non inferiori a 1.000.000 euro per impresa singola o 400.000 euro per ciascuna impresa partecipante a una rete.
I programmi che comportano un investimento complessivo pari o superiore a 10.000.000 euro e un impatto occupazionale significativo possono essere candidati come Accordi di Sviluppo, ai sensi della disciplina MIMIT.

Le agevolazioni sono concesse nell’ambito della Legge n. 181/1989 e in conformità al Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER), sotto le seguenti forme:

  • Finanziamento agevolato, in misura non inferiore al 20% dell’investimento ammissibile;
  • Contributo in conto impianti;
  • Contributo diretto alla spesa, destinato in particolare a progetti di innovazione, formazione o ricerca.

L’intensità complessiva dell’aiuto non può superare il 75% delle spese ammissibili. È inoltre possibile ricorrere, se compatibile con la tipologia di intervento, al regime previsto dal Regolamento (UE) n. 2831/2023 sugli aiuti “de minimis”.

I soggetti beneficiari sono tenuti a completare il programma occupazionale entro dodici mesi dalla conclusione degli investimenti e a dare priorità all’assunzione di residenti nei Comuni dell’area di crisi brindisina che risultino disoccupati o percettori di ammortizzatori sociali.

Le domande di agevolazione dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma Invitalia (www.invitalia.it), nella sezione dedicata alla Legge n. 181/1989, nel rispetto dei seguenti termini:

  • apertura dello sportello: 13 novembre 2025, ore 12:00
  • chiusura: 29 gennaio 2026, ore 12:00

Le istanze saranno ammesse alla fase istruttoria in base alla graduatoria formata secondo i criteri previsti dalla normativa di riferimento e potranno essere finanziate fino a esaurimento delle risorse disponibili, pari complessivamente a € 7.945.865,04, con possibilità di incremento in caso di sopravvenienza di ulteriori fondi dedicati all’area di Brindisi.

Area del territorio Salentino-Leccese, circolare n. 2410

La Circolare n. 2410 del 10 ottobre 2025 attiva una misura dedicata al rilancio del distretto produttivo del Salento-Leccese, un’area riconosciuta per la sua forte specializzazione nei settori Tessile, Abbigliamento e Calzaturiero (TAC).
L’iniziativa si rivolge ai Comuni inclusi nel Progetto Integrato Territoriale (P.I.T.) n. 9 “Territorio Salentino-Leccese” e si pone l’obiettivo di sostenere la trasformazione tecnologica, la sostenibilità ambientale e la crescita occupazionale di un comparto che rappresenta una delle principali identità manifatturiere della Regione Puglia.

I beneficiari del bando sono le imprese costituite in forma di società di capitali, le cooperative e le società consortili, oltre alle reti di imprese formate da un minimo di tre e un massimo di sei aziende. Quest’ultima tipologia di partenariato è particolarmente incoraggiata, in quanto consente di promuovere progetti integrati di filiera e sinergie industriali sul territorio.

Le iniziative ammissibili devono riguardare programmi di investimento produttivo o interventi per la tutela ambientale, finalizzati a rafforzare la competitività e la capacità innovativa delle imprese locali. Sono inoltre previsti incentivi per progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione di processo e di organizzazione e formazione del personale.
Ogni progetto deve presentare spese ammissibili pari almeno a 1 milione di euro per singola impresa, o 400.000 euro per ciascun partecipante nel caso di rete. Gli investimenti di entità maggiore, pari o superiori a 10 milioni di euro, che comportino un rilevante impatto sull’occupazione, potranno essere valutati nell’ambito degli Accordi di Sviluppo gestiti da Invitalia.

Sul piano finanziario, la misura si fonda sulla Legge n. 181/1989 e applica il regime di aiuto previsto dal Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER). Le agevolazioni possono essere erogate attraverso tre differenti strumenti:

  • un finanziamento agevolato, che deve rappresentare almeno il 20% dell’investimento ammissibile;
  • un contributo in conto impianti, destinato alle spese materiali e immateriali;
  • un contributo diretto alla spesa, specificamente orientato a sostenere progetti di innovazione o di formazione.

L’importo complessivo delle agevolazioni non può eccedere il 75% del valore delle spese ammissibili, mentre per i progetti di dimensioni più ridotte è possibile ricorrere al regime semplificato degli aiuti “de minimis” (Regolamento UE n. 2831/2023).

Le imprese che otterranno le agevolazioni dovranno completare gli obiettivi occupazionali entro dodici mesi dalla chiusura degli investimenti. Inoltre, qualora il programma preveda nuove assunzioni, le imprese dovranno dare priorità ai residenti nei Comuni dell’area TAC Salentino-Leccese, con particolare attenzione a lavoratori disoccupati o percettori di ammortizzatori sociali.

Le domande di accesso alle agevolazioni dovranno essere trasmesse esclusivamente online tramite la piattaforma Invitalia (www.invitalia.it) nella sezione dedicata alla Legge n. 181/1989.
Lo sportello sarà operativo secondo le seguenti tempistiche:

  • apertura delle candidature: 13 novembre 2025, ore 12:00
  • chiusura del bando: 29 gennaio 2026, ore 12:00

I progetti saranno esaminati secondo i criteri tecnici e finanziari previsti dalla normativa, fino a esaurimento della dotazione disponibile, pari a 14.341.510,70 euro. Tali risorse, provenienti dalle economie dell’Accordo di Programma del 2018, potranno essere incrementate in caso di ulteriori disponibilità finanziarie o reinvenienze istruttorie.

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