Per la riforma catastale i tempi si preannunciano lunghi

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La riforma del Catasto così come ipotizzata dalla delega fiscale non si realizzerà in breve tempo, ma avrà bisogno di almeno cinque anni dal momento dell’approvazione del ddl delega, senza contare il fatto che i tempi potrebbero ulteriormente allungarsi a causa dell’accorpamento tra agenzia delle Entrate e agenzia del Territorio previsto dal Decreto legge n. 95/2012, convertito nella legge n. 135/2012.

A preannunciarlo è stato il direttore dell’agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, intervenuta il 13 settembre in audizione parlamentare in Commissione finanze della Camera.

Il tempo previsto è dovuto all’ingente mole di lavoro che l’Agenzia ha finora dovuto svolgere con compiti anche difficili, come il recupero delle case fantasma, tenuto conto anche che, come sottolineato dalla stessa Alemanno, finora “non è mai stato aggiornato il quadro generale delle categorie catastali, al fine di integrare i nuovi segmenti tipologici proposti dal mercato”.

L’articolo 2 del disegno di delega prevede una rivisitazione complessiva di tutto il processo tecnico-metodologico su cui dovrà incardinarsi la riforma del sistema estimativo del catasto edilizio urbano. In sostanza, si dovrà traghettare l’attuale sistema del “catasto delle rendite” verso il nuovo “catasto dei valori” incentrato sui reali valori di mercato, che diventerà così il nuovo perno del sistema estimativo.

Ma il passaggio non si preannuncia facile: per la creazione del catasto dei valori patrimoniali occorre che vi siano rendite realistiche, affiancate da un insieme di campioni significativi e dati che, al momento, non sono disponibili presso gli archivi catastali. Di qui, la necessità di un “ingente numero di stime dirette” per le unità a destinazione speciale, che non possono essere ottenute con algoritmi statistici, ma che richiedono necessariamente un lavoro lungo e accurato che fa presupporre un orizzonte temporale pluriennale per la sua realizzazione.

Nel rinnovare l’impegno dell’Agenzia su fronte dell’attuazione della riforma catastale, la Alemanno ha individuato tre fasi salienti:

- definizione delle funzioni statistiche per correlare le caratteristiche degli immobili ai valori di mercato;
- rilevazione massiva delle informazioni;
- stima diretta delle unità speciali e di quelle per le quali il metodo standard non risulta applicabile.
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