Più verdetti sui casi dubbi

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La sentenza della Corte di Cassazione n. 9812/08 indica, quali elementi che definiscono la natura subordinata del rapporto di lavoro, “l’assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, disciplinare e di controllo del datore di lavoro e il conseguente inserimento del lavoratore in modo stabile ed esclusivo nell’organizzazione aziendale”.

Il Giudice, ad esempio, dovrà valutare di volta in volta, se il lavoratore è tenuto all’osservanza di un orario di lavoro, se la sua assenza è subordinata al previo assenso del committente, se il lavoratore è soggetto o meno al rischio di impresa (il collaboratore è tenuto ad un risultato produttivo, mentre il dipendente al solo impegno lavorativo), se c’è una cadenza o una forma nella retribuzione, se il lavoratore utilizza ambienti e strumenti di lavoro messi a disposizione dal datore. Detti elementi, presi individualmente, non provano da soli la natura subordinata del rapporto di lavoro, essendo necessaria la presenza di più di essi nella fattispecie concreta.
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