Piccola mobilità, senza le risorse finanziarie lunedì partiranno le rettifiche Inps

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Sta per prendere il via l’azione di recupero da parte dell’Inps dei benefici collegati all'assunzione agevolata dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, dopo che questi ultimi sono stati licenziati da aziende di minori dimensioni.

La legge di Stabilità 2013, infatti, non ha prorogato la possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità per i lavoratori licenziati per giustificato motivo da aziende con meno di 15 dipendenti e non ha, altresì, rifinanziato gli incentivi a favore di tali lavoratori. Inoltre, sempre dal 1° gennaio 2013, per i lavoratori delle piccole aziende è venuta anche meno l'opportunità di reinserimento nel mercato del lavoro in modo agevolato, anche se la loro iscrizione era avvenuta entro il 31 dicembre 2012 (Riforma Fornero).

In un provvedimento legislativo, quindi, dovevano essere stanziati fondi per sostenere le aziende che hanno assunto nel 2012 lavoratori regolarmente iscritti nelle liste di mobilità il cui rapporto di lavoro si è protratto negli anni seguenti, ma che sono state private di tali agevolazioni legate alla "piccola mobilità", dato che questa nel frattempo è stata abrogata dal decreto direttoriale 264 del 19 aprile 2013 (in sostituzione bonus di 190 euro).

Prima della pausa estiva è stata rivolta ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico un’interpellanza con la quale venivano invitati a reperire gli stimati 35 milioni di euro, utili per scongiurare l'invio delle note di rettifiche dell'Inps.

Nel messaggio 2889/14, infatti, lo stesso Inps aveva fissato il termine del 15 settembre 2014 per dare inizio all’operazione di recupero nei confronti dei datori di lavoro della riduzione contributiva garantita dalla piccola mobilità, con il rischio di restituzione di contributi da parte di migliaia di aziende. 

A questo punto, non resta che aspettare un intervento governativo dell’ultimo minuto, in assenza del quale da lunedì 15 settembre i datori di lavoro interessati vedranno recapitarsi da parte dell’Istituto previdenziale le note di rettifica con gli addebiti contributivi relativi agli incentivi per l'assunzione dei lavoratori iscritti nelle liste della piccola mobilità (art. 4, comma 1, Dl 148/93).
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