Rapporto personale maschile e femminile, novità dal Ministero del lavoro

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Rapporto personale maschile e femminile, novità dal Ministero del lavoro

Il Ministero del lavoro ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il Decreto del 29 marzo 2022, emanato di concerto con il Ministero per le pari opportunità, in tema di modalità e termini di presentazione del rapporto biennale sulla situazione occupazionale del personale maschile e femminile da parte delle aziende.  

Ambito oggettivo e termini di presentazione, le novità

Il Decreto, pubblicato in attuazione dell'articolo 46, comma 3, del Dlgs 198/2006, come modificato dalla Legge 162/2021, estende l’ambito oggettivo alle aziende con più di cinquanta dipendenti (in precedenza il limite minimo era di cento dipendenti) che, proprio perché presentano per la prima volta il rapporto, devono rappresentare  la situazione del personale al 31 dicembre 2021.

Il rinnovato articolo 46 ha inoltre introdotto la possibilità, sempre per le aziende sotto i cinquanta dipendenti, di scegliere volontariamente di presentare il rapporto biennale in modalità telematica, attraverso l'apposito applicativo online presente sul sito del Ministero del lavoro dal prossimo 23 giugno.

Per le altre aziende, e limitatamente al biennio 2020-2021, è invece confermato lo slittamento della scadenza ordinaria dal 30 aprile al 30 settembre 2022; rispetto al passato, però, il rapporto una volta compilato e trasmesso tramite Spid o Cie sul sito del Ministero, va inviato telematicamente, unitamente alla copia di corretta redazione del rapporto, solo alle Rsa, in quanto i consiglieri regionali di parità possono accedere direttamente ai dati contenuti nei rapporti.

I consiglieri regionali di parità possiedono, infatti, un identificativo univoco per accedere ai dati trasmessi dalle aziende con cui elaborare i relativi risultati da trasmettere alle sedi territoriali dell'Ispettorato nazionale del lavoro, ai consiglieri nazionali di parità, al Ministero del lavoro, al dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all'ISTAT e al CNEL.

Il nuovo modello

In allegato al Decreto è riportato il nuovo modello che i datori di lavoro devono compilare, i cui contenuti sono stati aggiornati e ampliati secondo le novità introdotte dal nuovo articolo 46.

Nel rapporto devono essere specificati anche gli accordi di secondo livello applicati, gli eventuali lavoratori intermittenti, quelli in smart working e quelli in somministrazione, indicando altresì le ore lavorate, comprese quelle straordinarie.

Il nuovo form contiene inoltre una sezione dedicata agli strumenti di selezione del personale adottati dall’azienda, alle misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e alle eventuali politiche adottate per favorire l'inclusione sociale e la progressione di carriera.

E' stata infine arricchita la parte dedicata ai trattamenti economici, che dovranno riportare sia la retribuzione iniziale al 1° gennaio 2020 che quella finale al 31 dicembre 2021 differenziata per categoria e per livello ed evidenziare, per la prima volta, la componente accessoria del salario distinta tra superminimi, premi e altro.
Il nuovo modello deve essere utilizzato (e quindi ripresentato) anche dalle aziende che, in attesa dell'adozione del decreto, abbiano già trasmesso il rapporto secondo le precedenti modalità e intendano partecipare ad una gara pubblica.

Allegati

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