Rimozione per il giudice che si astiene dalle udienze per la presenza del crocifisso

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Secondo le Sezioni unite di Cassazione – sentenza n. 5924 del 14 marzo 2011 - la presenza del crocifisso nei tribunali, così come nelle scuole, “può non costituire necessariamente minaccia ai propri diritti di libertà religiosa per tutti quelli che frequentano un'aula di giustizia per i più svariati motivi e non solo necessariamente per essere tali utenti dei cristiani”.

In particolare, è stato dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un ex giudice a cui era stata irrogata la sanzione disciplinare della rimozione dalla magistratura in quanto si era rifiutato di tenere le udienze in un'aula in cui era esposto il simbolo della cristianità.

Secondo il Collegio di legittimità, la pretesa dell'uomo andava oltre il suo interesse soggettivo sconfinando nel campo dei diritti altrui e degli interessi diffusi.

Sono state quindi ritenute corrette le decisioni con cui gli organi giudicanti nel merito avevano rilevato che negli uffici pubblici italiani è possibile esporre soltanto il crocefisso mentre per quel che concerne l'esposizione di qualunque altro simbolo è necessario un apposito intervento del legislatore.
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