Ucraina. Rimborso spese per i domestici e ingresso in azienda con i tirocini

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Ucraina. Rimborso spese per i domestici e ingresso in azienda con i tirocini

Due nuove importanti iniziative di solidarietà a sostegno dei profughi ucraini.

Un contributo da Cassacolf. La Cassa di assistenza sanitaria integrativa di settore rimborserà fino a 300 euro una tantum, alle lavoratrici ed ai lavoratori domestici iscritti, le spese sostenute per il ricongiungimento familiare con parenti in fuga dall’Ucraina. Tutti i dettagli sono contenuti in un regolamento in vigore dallo scorso 12 aprile e che spiega quando e come inviare le richieste di rimborso.

Ingresso nel mondo del lavoro in Italia con il progetto sui tirocini formativi messo in campo dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro in collaborazione con i Consigli provinciali, la Fondazione Lavoro e la Fondazione Studi. Lo annuncia il Consiglio Nazionale dell’Ordine con comunicato stampa del 14 aprile 2022.

Ucraina: contributo ai domestici per ricongiungimento familiare

Alle lavoratrici ed ai lavoratori iscritti a Cassacolf che ospitano presso il proprio domicilio/residenza parenti entro il terzo grado e/o affini entro il secondo grado, sfollati dall’Ucraina in conseguenza della guerra in atto, Cassacolf riconosce, su domanda, il rimborso delle spese sostenute a partire dal 24 febbraio 2022 e nel limite massimo di 300 euro, una tantum.

Sono oggetto di rimborso le spese sostenute per la fornitura di prodotti e beni alimentari, farmaceutici, vestiario o materiali scolastici.

L’entità dell’importo spettante prescinde dal numero di parenti e/o affini ospitati e la prestazione non è ripetibile.

Le domande possono essere inviate dal 1° maggio 2022 e fino al 30 aprile 2023 (fatte salve eventuali proroghe dei termini), utilizzando il modello allegato al regolamento (Modulo Prestazioni Ucraina Allegato A-B-C), compilato in ogni sua parte e sottoscritto dalle lavoratrici e dai lavoratori.

Alla domanda va allegata:

- copia documento d’identità del lavoratore richiedente;

- copia del passaporto delle persone ospitate o copia del certificato d’identità rilasciato dal Consolato Ucraino territoriale;

- copia del permesso di soggiorno per protezione temporanea rilasciato dalla Questura competente alle persone ospitate ove non fosse ancora stato rilasciato, la ricevuta della richiesta del permesso di soggiorno per protezione temporanea;

- copia della documentazione attestante l’avvenuto acquisto dei materiali e dei beni rimborsabili.

Per accedere al contributo, inoltre, il lavoratore richiedente deve presentare copia delle ricevute di avvenuto pagamento dei contributi INPS/Cassa COLF relativi ai 2 trimestri antecedenti la data della richiesta (versamenti PagoPA), la cui somma non deve essere inferiore ad euro 8,00.

La domanda va presenta all’indirizzo e-mail: praticheucraina@cassacolf.it.

Il rimborso è effettuato con accredito (bonifico) su c/c bancario, postale o carta ricaricabile intestato al richiedente, nel rispetto del limite massimo di spesa complessivo di un milione di euro.

Ucraina: progetto sui tirocini formativi

Anche i Consulenti del Lavoro scendono in campo con misure a sostegno dei profughi ucraini.

Con comunicato stampa del 14 aprile 2022, il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha dato infatti il via libera ad un progetto sui tirocini formativi che consentirà l'ingresso ai cittadini ucraini nel mercato del lavoro italiano.

Le fasi del progetto prevedono:

  1. l'intercettazione dei profughi ucraini tramite accordi in essere con organizzazioni umanitarie che operano ai valichi di confine del Friuli Venezia Giulia;
  2. la profilazione dei cittadini ucraini tramite un servizio rilasciato dalla Fondazione Lavoro che consentirà di verificare il possesso delle competenze. Il Consulente delegato, attraverso un’intervista informale, redigerà il profilo professionale del candidato che verrà inserito in un database organizzato per profili e territori;
  3. l’ingresso in azienda grazie all'intervento della Fondazione Studi che veicolerà le candidature lavorative alla rete dei Consulenti del Lavoro per incrociare i profili con le esigenze delle aziende clienti.

“La Categoria - ha affermato la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone - sta, inoltre, lavorando alla creazione di una rete multi-stakeholder che comprende enti locali, associazioni ucraine, parti sociali, onlus, in grado di prendere in carico i bisogni, anche quelli più complessi, dei rifugiati e accompagnarli in questo momento difficile della loro esistenza”.

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