Unico separa le trasformazioni

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Nelle trasformazioni da Società di persone a Società di capitali (e all’inverso) quel che accade è non che nasce un nuovo soggetto giuridico, ma che “semplicemente” muta nella forma il soggetto che già esiste, vedendo modificati taluni elementi dell’iniziale contratto societario. Il che si traduce nell’esistenza di un unico esercizio, il cui bilancio va depositato dall’ente trasformato. Effetti tributari e civilistici, in questi casi, contrastano creando problemi pratici all’atto della compilazione del modello di dichiarazione Unico. Se civilisticamente non si creano fratture tra il soggetto ante e il soggetto post trasformazione, l’esercizio è unico ed unico è pure il bilancio da approvare e depositare. Se è stata eseguita una vera e propria chiusura dei conti alla data di effetto della trasformazione, con successiva riapertura alla stessa data, andrà eliminato il risultato della prima parte d’esercizio che confluisce nel risultato dell’intero esercizio. Ma le regole tributarie – Tuir, articolo 170, comma 3 - richiedono una esposizione separata nel bilancio delle riserve formate dalla società di persone rispetto a quelle formate dalla società di capitali. Questa indicazione potrebbe ottenere soluzione in sede di approvazione del bilancio dell’intero esercizio, attraverso l’evidenziazione della distinzione nell’utile globale della frazione di riserve ante da quelle post passaggio.
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