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Eleonora Mattioli

Eleonora Mattioli, laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Perugia, è avvocato iscritto dal 2012 presso l’Albo dell’Ordine di Perugia. Ha esperienza in materia di Diritto Civile, Diritto del Lavoro e Diritto Amministrativo, con specializzazione nel settore del Diritto Sanitario e responsabilità medica. 

Ha inoltre realizzato e realizza tutt’ora, attività di docenza in materia di Diritto Amministrativo. 

A partire dal 2009 collabora, in qualità di redattore esterno, alla stesura di articoli in materie giuridiche, per la rivista di informazione giuridica www.telediritto.it, 

Da gennaio 2015 collabora, in qualità di redattore esterno, alla stesura di articoli in materie giuridiche, per la Testata giornalistica Edotto.

Omesso deposito di copia di “cortesia” valutato in sede di condanna alle spese

Con decreto n. 534 depositato il 15 gennaio 2015, il Tribunale di Milano, sezione fallimentare, rigettando una opposizione al provvedimento con cui era stata respinta una domanda di ammissione allo stato passivo, ha condannato parte opponente al pagamento di ulteriori cinquemila euro ex art. 96 comma 3 c.p.c., poiché, avendo quest'ultima depositato la memoria conclusiva solo in forma telematica - senza cioè predisporre la copia cartacea “cortesia” per il giudice –  avrebbe reso “più gravoso”,...

No alla sospensione dell’avvocato, se lo “strepitus fori” non è concreto ed attuale

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati non può sospendere un avvocato dall’attività professionale, se lo “strepitus fori” dovuto al suo coinvolgimento in un procedimento penale, non sia concreto ed attuale. E’ quanto affermato dalla Corte di Cassazione, sezioni unite civili, con sentenza n. 3184, depositata il 18 febbraio 2015, rigettando il ricorso presentato dal Consiglio dell’Ordine avverso la decisione con cui il Consiglio Nazionale Forense aveva revocato - per mancanza di “sterpitus...

Reati edilizi: la prescrizione decorre da quando l’immobile è ultimato

Il momento di consumazione dei reati edilizi – anche ai fini della prescrizione –è dato dall’ultimazione dei lavori (rifiniture interne ed esterne comprese), in modo che l’edificio sia pienamente funzionale all’uso cui è destinato. E’ quanto ha affermato la Corte di Cassazione, terza sezione penale, con sentenza n. 7044 depositata il 18 febbraio 2015, accogliendo parzialmente il ricorso presentato avverso il disposto sequestro di un immobile, La ricorrente – indagata per aver costruito...

Scatta l’obbligo di risarcire se, costruendo abusivamente, si copre il panorama altrui

Ha diritto al risarcimento del danno, il proprietario di un immobile che, per effetto di una costruzione abusiva ad esso adiacente, vede privarsi del panorama, con conseguente deprezzamento dell’immobile medesimo. E’ quanto ha affermato il Consiglio di Stato con sentenza n. 362 depositata il 27 gennaio 2015, accogliendo il ricorso avverso la pronuncia con cui il TAR, pur riconoscendo la illegittimità della concessione edilizia autorizzante la sopraelevazione “abusiva”, non aveva tuttavia...

Non è contraffazione se i marchi sono distinguibili

Non sussiste contraffazione e dunque, non è consentito ad un’impresa titolare di un marchio, inibire ad un’altra l’uso di un logo similare, se quest’ultimo, tenendo conto dei suoi elementi grafici e visivi e della capacità percettiva di un consumatore medio dei prodotti che rappresenta, risulta tuttavia ben distinguibile. E’ quanto dedotto dalla Corte di Cassazione, prima sezione civile, con sentenza n. 3118 depositata il 17 febbraio 2015, respingendo il ricorso presentato da una nota...