Acquisto cd falsi: si ricade nel penale se il fine è il commercio

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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 35080 del 9 settembre 2009, ha accolto il ricorso presentato dalla Procura di Bergamo contro la sentenza di assoluzione pronunciata dai giudici dei gradi precedenti in favore di un uomo, imputato per il reato di ricettazione e per l'acquisto, volto al commercio, di cd falsi. Mentre il Tribunale aveva ritenuto che il fatto di specie non fosse punibile dalla legge come reato dovendosi, per contro, applicare la sola sanzione amministrativa di cui all'art. 1, comma 7 del decreto legge 35/05 - che punisce chi acquista o accetta beni oggetto presumibilmente di una violazione del diritto d'autore -, i giudici di legittimità hanno sottolineato come l'illecito sia da considerare amministrativo solamente nel caso in cui l'acquisto o l'accettazione siano destinati all'uso personale e non nelle ipotesi, come quella di specie, in cui l'acquisto sia finalizzato al commercio.
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