Approvata la riforma delle professioni: misure principali
Pubblicato il 05 settembre 2025
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Il 4 settembre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato i disegni di legge delega al Governo per la riforma degli ordinamenti professionali, riguardanti 14 categorie.
Tra questi, è stata inclusa la riforma degli avvocati e delle professioni sanitarie, con un'importante novità per i medici: il definitivo scudo penale in caso di colpa grave.
Invece, l’atteso esame del disegno di legge delega relativo alla professione di dottore commercialista e di esperto contabile è stato rinviato a una prossima riunione.
Nel comunicato stampa governativo del 4 settembre 2025 si specifica che tra i principali interventi previsti dalla delega, che dovrà essere attuata entro 24 mesi, vi sono:
- la riforma della formazione continua e del tirocinio, con l'intento di renderli più in linea con le richieste del mercato del lavoro. Inoltre, si prevede una riorganizzazione del tirocinio professionale, mirando a semplificare e ottimizzare i percorsi di accesso alle professioni;
- la revisione della normativa sulle società tra professionisti (STP), con particolare attenzione alle modalità di iscrizione agli Albi professionali e al registro delle imprese, per semplificare le procedure e incentivare nuove modalità di esercizio professionale;
- l'introduzione di misure volte a favorire il ricambio generazionale, la trasparenza, la rappresentanza di genere e la meritocrazia all'interno degli organi professionali.
Riforma degli ordinamenti professionali: le novità
Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 settembre 2025 contiene oltre venti principi guida che mirano a riformare in profondità l'ordinamento delle professioni in Italia.
Le categorie interessate dalla riforma comprendono agrotecnici, architetti, assistenti sociali, attuari, consulenti del lavoro, dottori agronomi e forestali, geologi, geometri, giornalisti, ingegneri, periti agrari, periti industriali, spedizionieri doganali e consulenti in proprietà industriale.
Tra le novità più rilevanti figurano misure che riguardano la parità di genere nella governance degli Ordini professionali e nelle liste elettorali per i Consigli nazionali, con l'introduzione delle elezioni online.
Inoltre, il provvedimento affronta tematiche importanti come l'equo compenso e la riforma della formazione continua, destinando una quota annuale di crediti alle nuove tecnologie e all'intelligenza artificiale.
In merito all’equo compenso, è prevista l'estensione a tutte le categorie di clienti, non solo quelle di grandi dimensioni come banche e assicurazioni. Il decreto prevede infatti la creazione di parametri per le categorie che ancora non li hanno, con l'obiettivo di fissarli in tempi rapidi dopo l'adozione dei decreti attuativi.
Si interviene anche sulle specializzazioni professionali e sull'esame di Stato, riformando, tra l'altro, la composizione dei Consigli di disciplina, che non saranno più nominati dai presidenti dei tribunali, ma direttamente dagli Ordini professionali.
Per quanto riguarda le specializzazioni professionali, il disegno di legge prevede la possibilità per le categorie professionali di avviare un percorso per il riconoscimento delle specializzazioni interne e delle certificazioni di competenze. Questo intervento è particolarmente mirato alle categorie tecniche, come gli ingegneri, che già prevedono percorsi formativi volontari.
Un'altra importante novità riguarda le tutele per i professionisti che si trovano in situazioni di difficoltà, come malattie gravi, infortuni o maternità, poiché si intende estendere a tutti le agevolazioni per il rinvio delle scadenze tributarie e contributive.
Tempistica: 24 mesi per adottare le novità
L'articolo 1 del Ddl stabilisce che il Governo è incaricato di adottare, entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per la revisione e il riordino degli statuti, previa proposta del ministro competente e dopo aver consultato il Consiglio nazionale di ciascuna professione.
Successivamente, i decreti saranno inviati alle Camere per il parere. Inoltre, l'Esecutivo avrà la possibilità di adottare uno o più provvedimenti correttivi o integrativi entro 12 mesi dall'entrata in vigore dell'ultimo dei decreti legislativi.
Riforma delle professioni ordinistiche, reazioni
Rosario De Luca, Presidente di ProfessionItaliane, ha espresso grande soddisfazione per l'approvazione del disegno di legge di riforma delle Professioni Ordinistiche, sottolineando l'importanza di un settore che rappresenta una componente fondamentale del Paese. "Questa riforma è un segno di modernità che valorizza il ruolo sociale degli Ordini", ha dichiarato.
Anche Confprofessioni, rappresentata dal presidente Marco Natali, ha accolto positivamente la riforma, apprezzando l'attenzione rivolta al settore. Tuttavia, Natali ha sottolineato la necessità di coinvolgere pienamente tutti gli attori interessati, inclusi non solo gli Ordini, ma anche le organizzazioni che la legge riconosce come rappresentanti delle parti sociali e degli interessi dei liberi professionisti.
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