Big Data. Indagine conoscitiva Agcom, Agcm e Garante Privacy

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Big Data. Indagine conoscitiva Agcom, Agcm e Garante Privacy

Agcom, Agcm e Garante Privacy hanno collaborato insieme alla realizzazione di un’indagine conoscitiva sui Big Data.

Il rapporto finale di questo studio è stato pubblicato il 10 febbraio, sui siti web delle tre Autority, unitamente ad un loro comunicato congiunto.

Nel lavoro sono approfonditi, dai vari punti di vista, i cambiamenti derivanti dai Big Data sugli utenti che forniscono i dati, sulle aziende che li utilizzano e sui mercati.

Il fine è quello di “cogliere appieno le possibili sinergie tra le tre Autorità e identificare gli strumenti più appropriati per eventuali interventi”.

Con il termine “Big Data – si legge nel testo del report - si fa riferimento, in prima approssimazione e in assenza di definizioni normativamente vincolanti, “alla raccolta, all'analisi e all'accumulo di ingenti quantità di dati, tra i quali possono essere ricompresi dati di natura personale", in ipotesi provenienti anche da fonti diverse.

La natura massiva delle operazioni di trattamento di tali dati comporta la necessità che le informazioni, memorizzate o in streaming, siano oggetto trattamento automatizzato, mediante algoritmi e altre tecniche avanzate, “al fine di individuare correlazioni di natura (per lo più) probabilistica, tendenze e/o modelli”.

Big Data. Rapporto dell'indagine

I dati – precisa il comunicato - hanno assunto, negli ultimi anni, importanza crescente nell’organizzazione delle attività di produzione e di scambio, tanto da poter essere considerati la proiezione della persona nel mondo digitale nonché una risorsa economica a tutti gli effetti.

L’espansione nella creazione di tali dati, guidata dall’affermazione delle piattaforme on-line, sarà destinata ad un’ulteriore accelerazione attraverso le applicazioni 5G.

Da qui la necessità di nuove sfide, relative, tra le altre tematiche, alla centralità del dato, anche come bene economico e all’importanza della sua tutela come diritto fondamentale della persona; all’impatto della profilazione algoritmica e delle piattaforme on-line; alla tutela e la promozione del pluralismo on-line; alla necessità di garantire trasparenza e scelte effettive al consumatore; alla definizione di politiche di educazione in relazione all’uso del dato.

L’indagine conoscitiva si divide in 5 capitoli, più una parte conclusiva.

In primo luogo, sono introdotti i temi oggetto del lavoro, con precisazione e definizione delle caratteristiche dei Big Data, e sono segnalate le principali questioni emerse nelle audizioni e per mezzo dei contributi dei partecipanti nonchè i riflessi sull’operatività delle imprese italiane.

Nel rapporto, sono quindi riportate le varie considerazioni delle tre Autorità circa l’impatto del fenomeno dei Big Data nei vari settori di loro competenza.

Nella parte finale, sono illustrate le linee guida e raccomandazioni di policy indirizzate al legislatore, ed è espresso anche l’impegno, da parte delle tre Autorità, “a definire un meccanismo di collaborazione permanente in relazione agli interventi e allo studio dell’impatto dei big data su imprese, consumatori e cittadini”.

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