Contributi 2025 per prodotti DOP e IGP: requisiti, importi e scadenze

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Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha pubblicato il Decreto Ministeriale 10 luglio 2025, n. 318209, recante i “Criteri e modalità per la concessione di contributi concernenti la valorizzazione e la salvaguardia delle caratteristiche di qualità dei prodotti DOP e IGP”. Il provvedimento dà attuazione al quadro europeo aggiornato in materia di qualità e sostiene, con risorse dedicate, azioni concrete per rafforzare la competitività delle filiere a indicazione geografica, tutelandone al contempo l’identità e l’integrità sul mercato nazionale e internazionale.

Due le finalità del provvedimento:

In quest’ottica, il DM 318209/2025 mette a disposizione contributi a rimborso dei costi effettivamente sostenuti dai soggetti ammessi, con intensità di aiuto differenziata a seconda della tipologia di intervento e della natura dei prodotti coinvolti.

Risorse e massimali

Le risorse complessive stanziate per l’attuazione della misura ammontano a 450.000 euro, con la possibilità per il Ministero di incrementarle con successivi provvedimenti qualora vi siano ulteriori disponibilità.

I contributi sono assegnati in misura proporzionale al punteggio ottenuto dai progetti in sede di valutazione e, in ogni caso, non possono superare l’importo massimo di 250.000 euro per ciascun beneficiario. Tale limite garantisce una distribuzione equilibrata delle risorse e consente di sostenere più iniziative meritevoli all’interno del comparto DOP e IGP.

Tipologia e intensità degli aiuti

I contributi previsti dal decreto sono concessi esclusivamente a rimborso dei costi effettivamente sostenuti dai beneficiari. L’intensità varia in base alla natura dell’attività e dei prodotti coinvolti:

  • Promozione e tutela (attività a, b, c):
    • fino al 50% dei costi ammissibili per gli altri prodotti agricoli e alimentari;
    • fino al 70% dei costi ammissibili per i prodotti agricoli.
  • Formazione e ricerca & sviluppo (attività d, e):
    • fino al 70% dei costi ammissibili per gli altri prodotti agricoli e alimentari;
    • fino al 90% dei costi ammissibili per i prodotti agricoli.

Beneficiari

I contributi previsti dal decreto MASAF del 10 luglio 2025 sono destinati a una platea mirata di soggetti che operano per la tutela e la valorizzazione delle produzioni certificate.

In particolare, possono presentare domanda:

  • i Consorzi di tutela riconosciuti dal MASAF,
  • gli organismi associativi che riuniscono più consorzi,
  • le associazioni temporanee tra tali realtà,
  • gli enti e organismi senza scopo di lucro che abbiano tra i soci consorzi o associazioni di consorzi, purché il loro statuto indichi esplicitamente la promozione delle Indicazioni Geografiche e dei prodotti DOP e IGP come obiettivo istituzionale.

Restano invece esclusi dal beneficio le grandi imprese, le imprese in difficoltà e i soggetti con pendenze derivanti da decisioni comunitarie di recupero di aiuti illegittimi. Inoltre, non possono accedere ai contributi gli operatori che non siano in regola con obblighi fiscali e contributivi o che si trovino in situazioni di incompatibilità o condanna che ne compromettano l’affidabilità nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.

Requisiti dei soggetti richiedenti

I soggetti che intendono accedere ai contributi del decreto devono dimostrare una solida affidabilità amministrativa, tecnica ed economica. In particolare, è necessario essere in regola con i versamenti contributivi (DURC) e con gli adempimenti fiscali, non trovarsi in situazioni d’insolvenza come fallimento, liquidazione coatta o concordato preventivo, né essere coinvolti in procedimenti equivalenti.

È inoltre imprescindibile non avere procedimenti pendenti, né aver commesso gravi violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro o altri obblighi derivanti dal rapporto di lavoro. I richiedenti devono essere liberi da controversie con la Pubblica Amministrazione, aver restituito eventuali agevolazioni precedentemente revocate, non essere imprese in difficoltà secondo la normativa UE, né soggetti destinatari di ordini di recupero per aiuti di Stato dichiarati incompatibili.

Infine, gli amministratori legali o rappresentanti legali dei richiedenti non devono trovarsi in situazioni di interdizione o sospensione, né aver subito condanne definitive per reati che escludono dalla partecipazione a procedure pubbliche. Le dichiarazioni comprovanti tutti questi requisiti devono essere presentate in sede di domanda, e, in caso di associazione temporanea, per ciascun membro del gruppo.

Presentazione delle domande di contributo

Le domande per accedere ai contributi devono essere trasmesse esclusivamente in formato digitale, tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo aoo.pqa@pec.masaf.gov.it

NOTA BENE: La scadenza è fissata alle ore 23:59 del 1° ottobre 2025, termine perentorio e non prorogabile, salvo coincidenza con un giorno festivo, in cui è previsto lo slittamento al primo giorno lavorativo utile.

Ogni domanda deve contenere tutte le dichiarazioni necessarie a comprovare il possesso dei requisiti previsti dal decreto, nonché, in caso di associazioni temporanee, un protocollo d’intesa che regoli i rapporti interni tra i soggetti partecipanti.

È inoltre consentita la presentazione di domande da parte di associazioni temporanee non ancora formalmente costituite, purché vi sia l’impegno a conferire un mandato collettivo speciale entro 20 giorni dalla notifica del decreto di concessione del contributo.

La mancata osservanza delle modalità procedurali o il ritiro di uno dei soggetti coinvolti che comprometta l’attuazione del progetto comportano la revoca del contributo.

Erogazione dei contributi

L’erogazione dei contributi avviene secondo modalità che garantiscono trasparenza e corretto utilizzo delle risorse. È prevista la possibilità di ricevere un anticipo fino al 50% dell’importo concesso, subordinato alla presentazione di una fideiussione bancaria o assicurativa a copertura della somma.

Le attività progettuali finanziate devono essere realizzate entro 12 mesi dalla notifica del decreto di concessione, con la possibilità di una sola proroga, concessa esclusivamente in presenza di motivate e documentate difficoltà operative. I beneficiari sono tenuti a comunicare formalmente l’avvio delle attività e a rispettare gli obblighi di pubblicità e comunicazione previsti, indicando che l’iniziativa è stata sostenuta grazie ai contributi MASAF.

Al termine dei progetti, la rendicontazione delle spese deve essere presentata entro 30 giorni, pena la revoca del contributo, salvo casi di oggettiva impossibilità debitamente giustificati. La liquidazione finale è disposta solo dopo l’accertamento dell’ammissibilità dei costi da parte di una commissione tecnico-amministrativa nominata dal Ministero.

Con questa misura il MASAF mira a rafforzare il sistema delle Indicazioni Geografiche italiane, sostenendo progetti innovativi e promozionali che contribuiscano alla crescita e alla competitività del settore agroalimentare di qualità.

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