Decreto PNRR Scuola convertito, sì al bonus ricercatori
Pubblicato il 09 giugno 2025
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La legge 5 giugno 2025, n. 79 - di conversione del Decreto legge n. 45/2025 (“Decreto PNRR Scuola”) - è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2025; contiene misure urgenti in materia di istruzione e merito per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026.
Il decreto convertito raccoglie interventi eterogenei: dalla riforma degli Istituti Tecnici al contrasto dei diplomifici, fino al rafforzamento dell’internazionalizzazione degli ITS Academy. Sono inoltre previste maggiori risorse per la sicurezza scolastica, la fornitura di libri di testo agli studenti in difficoltà economica e incentivi per i dirigenti scolastici.
Nuovo bonus ricercatori 2025: credito d’imposta fino a 10.000 euro per le imprese
Ma il Decreto PNRR Scuola, convertito dalla legge n. 79 del 5 giugno 2025 introduce una nuova misura fiscale per favorire l’assunzione di giovani ricercatori da parte delle imprese italiane.
Viene previsto il riconoscimento di un credito d’imposta fino a 10.000 euro all’anno, per un massimo di tre anni, destinato alle aziende che, nel periodo 1° luglio 2025 – 31 dicembre 2026, assumono ricercatori under 35 con contratto a tempo indeterminato o determinato di almeno 12 mesi.
La misura sostituisce lo sgravio da 7.500 euro biennale introdotto nel 2023, poco efficace e scarsamente utilizzato. L’obiettivo è favorire l’innovazione, valorizzare le competenze scientifiche e consolidare il ponte tra accademia e sistema produttivo.
Il beneficio del credito d’imposta è concesso dal Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso una specifica procedura autorizzativa.
Tale credito può essere utilizzato esclusivamente tramite compensazione, secondo le modalità indicate nell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e deve essere fruito entro il 31 dicembre 2026.
Non si applicano, in questo caso, i limiti previsti dall’articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, né quelli dell’articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388.
Il credito d’imposta non concorre alla determinazione del reddito imponibile né incide sulla base imponibile dell’IRAP. Inoltre, non assume rilievo ai fini del calcolo dei parametri indicati negli articoli 61 e 109, comma 5, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, approvato con D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917.
Il fondo stanziato è di 150 milioni di euro, a valere sul PNRR, con l’obiettivo di generare fino a 15.000 nuove assunzioni stabili.
Le imprese dovranno essere in regola con gli obblighi contributivi e i lavoratori assunti dovranno essere in possesso del titolo di dottorato o aver ricoperto incarichi post-doc, svolgendo attività di ricerca e sviluppo.
Nuove tipologie contrattuali per il pre-ruolo universitario
A completamento del quadro di interventi, il decreto prevede l’introduzione di due nuove tipologie contrattuali per il pre-ruolo universitario, destinate a ex dottorandi e specializzandi. Si tratta di contratti annuali rinnovabili fino a tre anni, finalizzati allo svolgimento di attività di ricerca scientifica, didattica e trasferimento tecnologico.
Questi incarichi saranno compatibili con la partecipazione a bandi europei, tra cui quelli del programma Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA), ampliando le opportunità di crescita internazionale per i giovani studiosi. La misura risponde a una richiesta della comunità scientifica per garantire continuità occupazionale e piena inclusione nei progetti di ricerca europei, contribuendo al rafforzamento del ruolo delle università nella valorizzazione dei talenti accademici italiani.
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