Digital Tax. In pubblica consultazione lo schema di provvedimento

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Digital Tax. In pubblica consultazione lo schema di provvedimento

L’Agenzia delle Entrate ha posto in pubblica consultazione lo schema di provvedimento relativo all’imposta sui servizi digitali – Digital Tax - istituita dalla legge di Bilancio 2019 (n. 145/2018).

La tassa è stata introdotta per colpire le grandi multinazionali del web affinchè siano imponibili i ricavi che producono nei vari paesi del mondo.

Nella bozza di provvedimento del 16 dicembre 2020 – a cui gli interessati potranno inviare proposte di modifica o di integrazione entro il 31 dicembre 2020 – sono indicate le modalità applicative dell’imposta sui servizi digitali, pari al 3%, gravanti su esercenti attività d'impresa che, nel corso dell'anno solare precedente a quello in cui sorge il tributo:

  • realizzano in ogni parte del mondo, singolarmente o a livello di gruppo, un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a euro 750.000.000;
  • realizzano nel medesimo periodo, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiore a euro 5.500.000 nel territorio dello Stato, calcolati secondo determinati parametri.

Digital Tax. Nella bozza i tratti distintivi

Lo schema di provvedimento pubblicato individua la Digital Tax come imposta che colpisce la fornitura dei servizi digitali, specificandone l’ambito applicativo e i servizi esclusi (ad esempio, la fornitura diretta di beni e servizi, nell'ambito di un servizio di intermediazione digitale; la fornitura di beni o servizi ordinati attraverso il sito web del fornitore di quei beni e servizi, quando il fornitore non svolge funzioni di intermediario).

Ancora, sono fornite informazioni riguardanti la base imponibile e la determinazione dell’imposta: va applicata l’aliquota del 3 per cento ai ricavi imponibili realizzati nel corso dell’anno solare precisando che questi ultimi sono assunti al lordo dei costi sostenuti per la fornitura dei servizi digitali e al netto dell'Iva e di altre imposte indirette.

Con riferimento al versamento dell’imposta, lo schema stabilisce la debenza dell’imposta al 16 febbraio dell'anno solare successivo a quello in cui sono realizzati i ricavi imponibili aggiungendo che i soggetti sono tenuti a presentare una dichiarazione annuale entro il 31 marzo dell’anno solare successivo a quello di realizzazione dei ricavi imponibili.

Un articolo regola gli obblighi strumentali ai fini dell’adempimento delle disposizioni in materia di imposta sui servizi digitali.

Spazio anche alla disciplina che prevede la tenuta di un’apposita contabilità per rilevare mensilmente le informazioni sui ricavi imponibili e gli elementi quantitativi mensili utilizzati per il calcolo delle proporzioni.

A tal proposito alla bozza sono allegati:

  • un prospetto analitico delle informazioni sui ricavi e sugli elementi quantitativi utilizzati per calcolare l’imposta;
  • le rilevazioni contabili che devono essere integrate da una relazione denominata “Nota esplicativa delle informazioni sui ricavi e sugli elementi quantitativi utilizzati per calcolare l’imposta”.

Digital Tax. Come inviare le osservazioni

Gli interessati possono inviare le osservazioni fino al 31 dicembre 2020 all’indirizzo e-mail: div.contr.internazionale@agenziaentrate.it.

Si propone, per l’invio dei contributi, di seguire un particolare schema:

  • tematica;
  • paragrafi del provvedimento interessati:
  • osservazioni / contributi.

Le osservazioni pervenute saranno rese pubbliche al termine della consultazione, salvo espressa richiesta di non divulgazione.

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