Fa discutere il maxiemendamento al Ddl stabilità

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Effetto crisi sulla Manovra, ridotta a 5,5 miliardi.

Tra le misure per recuperare risorse spiccano le riduzioni previste per gli accertamenti con adesione o l'acquiescenza che, dal 1° gennaio 2011, passeranno da un quarto a un terzo; circa il ravvedimento operoso, per chi paga o presenta in ritardo le dichiarazioni dei redditi la sanzione rispettivamente passa da un decimo a un ottavo e da un dodicesimo a un decimo. La riduzione della sanzione scende da un ottavo ad un sesto anche con riferimento alla definizione dei processi verbali di constatazione; stessa misura é prevista per la definizione degli inviti al contraddittorio.

Le nuove regole sanzionatorie, secondo le previsioni contenute nel maxiemendamento, si applicano agli atti definibili notificati dall'agenzia delle entrate a partire dal 1° febbraio 2011.

Tra i tagli più cocenti si registrano quelli che riguardano: il mancato rifinanziamento del bonus per la riqualificazione energetica degli edifici, l’assenza di interventi per ricerca e innovazione (sottolineata da sindacati, Confindustria e Abi), il rifinanziamento per soli cinque mesi, l’esenzione del ticket sulla diagnostica, il rinvio del pacchetto di semplificazione burocratica sugli appalti e il mancato inasprimento delle norme sulle frodi nelle Rc auto.

Le Regioni protestano poiché, a fronte dell'esiguo stanziamento pro enti, dovranno aumentare le tariffe dei treni locali; l’Anci poiché la norma dedicata all’allentamento del Patto di stabilità dei Comuni è sacrificata in gran parte per provvidenze per Milano e l’Expò e, per Parma, per l’insediamento dell’Agenzia europea per l’alimentazione.

In extremis: un emendamento del Governo aumenta il trasferimento ai Comuni per compensare il taglio dell’Ici sulla prima casa; le Regioni, tramite Trenitalia ed Rfi, avranno altri 346 milioni per i contratti di servizio; un emendamento darà 35 milioni l’anno per tre anni a sostegno degli enti Parco, altri cinque milioni l’anno andranno all’istituto superiore per la ricerca ambientale. Non è delusa l’aspettativa sugli ammortizzatori sociali che verranno rifinanziati ed è confermata anche per 10mila lavoratori in mobilità la possibilità di pensionamento in deroga alle nuove regole.
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