Garante privacy: maggiori garanzie per i contribuenti

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Con provvedimento del 7 ottobre scorso, il Garante privacy si è pronunciato sui sistemi informativi del Fisco chiedendo all'Agenzia delle Entrate, a Equitalia e alle società del gruppo Equitalia di fornire maggiori garanzie per i contribuenti, più chiare informazioni sull'uso dei dati personali, elevate misure di sicurezza nonché di utilizzare solo informazioni indispensabili e aggiornate.

In base alle prescrizioni impartite dall'Autority, entro i termini indicati, dovranno essere definite le diverse competenze e responsabilità rispetto al trattamento dei dati. Tale definizione dovrà tenere conto dal dato normativo che determina quali siano i soggetti che possono esercitare un potere decisionale del tutto autonomo sulle finalità e sulle modalità di trattamento dei dati personali.

Con riferimento agli archivi e alla conservazione dei dati, l'agenzia delle Entrate ed Equitalia dovranno rivedere l'articolazione delle diverse banche dati, “superando le attuali sovrapposizioni che derivano dalla precedente ripartizione sul territorio del servizio della riscossione, evitando rischi per la correttezza dei dati”. Inoltre, alla luce dei principi di necessità e proporzionalità, dovranno individuare idonei tempi di conservazione dei dati personali trattati, sulla base di comprovate esigenze.

Circa l'informativa, il Garante chiede che, per favorire l'interessato nell'esercizio dei diritti di cui all'art. 7 del Codice privacy, venga inserita, nell'avviso e nella cartella esattoriale, un'idonea informazione con l'indicazione delle istanze esercitabili da parte del destinatario sia nei confronti dell'ente creditore che del concessionario, a secondo delle relative competenze nel trattamento dei dati personali. Nel sistema informativo, i dati dovranno essere il più possibile esatti, aggiornati, pertinenti nonchè conservati per periodi di tempo stabiliti a seconda delle esigenze.

In ogni caso, le Entrate dovranno garantire elevate misure di sicurezza, predisponendo, in proposito, procedure di controllo interno sugli accessi effettuati all'anagrafe tributaria; particolare dovrà essere l'attenzione con riferimento all'anagrafe dei rapporti bancari.
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