Inps: maggiore aliquota Irpef e rinuncia alle detrazioni d’imposta
Pubblicato il 06 ottobre 2025
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Il messaggio Inps n. 2916 del 3 ottobre 2025 fornisce le nuove indicazioni operative riguardanti la richiesta di applicazione della maggiore aliquota Irpef e la rinuncia alle detrazioni d’imposta, nonché la comunicazione dei dati dei familiari a carico ai fini della Certificazione Unica 2026 (CU 2026).
Il messaggio si inserisce in un contesto normativo in continua evoluzione, in cui l’allineamento tra i dati trasmessi dagli enti previdenziali e quelli elaborati dall’Agenzia delle Entrate riveste un ruolo centrale per la trasparenza e la correttezza fiscale. L’INPS agisce in qualità di sostituto d’imposta, applicando le ritenute IRPEF sulle somme erogate ai pensionati e ai beneficiari di prestazioni previdenziali o assistenziali.
Ogni anno, i contribuenti hanno la possibilità di modificare il proprio regime di detrazioni o di chiedere l’applicazione di un’aliquota più elevata, ad esempio nei casi in cui percepiscano ulteriori redditi da lavoro o da altre fonti soggette a tassazione. Il messaggio 2916/2025 conferma che tali richieste possono essere presentate a partire dal 15 ottobre 2025, in vista dell’elaborazione delle certificazioni fiscali per il 2026.
Destinatari e ambito di applicazione
I destinatari del messaggio sono principalmente:
- i pensionati titolari di trattamenti erogati dall’INPS,
- i beneficiari di prestazioni previdenziali e assistenziali,
- e, più in generale, tutti i soggetti per i quali l’Istituto agisce in qualità di sostituto d’imposta.
Il documento si rivolge quindi a una platea ampia di contribuenti che, pur non svolgendo attività lavorativa, sono tenuti a dichiarare e regolare la propria posizione fiscale annuale.
In particolare, l’INPS sottolinea l’importanza di una comunicazione tempestiva delle informazioni relative sia alle detrazioni per reddito sia ai carichi familiari, anche per coloro che beneficiano già dell’assegno unico universale (AUU). Tale comunicazione è indispensabile per consentire all’Istituto di emettere una Certificazione Unica 2026 completa e coerente con i dati anagrafici e fiscali del contribuente. errori manuali.
Richiesta di applicazione della maggiore aliquota o rinuncia alle detrazioni
Chi deve presentare la richiesta
I soggetti interessati a presentare la richiesta sono i titolari di trattamenti pensionistici o assistenziali erogati dall’INPS, indipendentemente dalla tipologia di prestazione percepita. Rientrano quindi tra i destinatari:
- i pensionati di vecchiaia o anticipati;
- i percettori di pensioni di reversibilità o ai superstiti;
- i beneficiari di assegni o indennità di natura previdenziale o assistenziale, quali assegni ordinari di invalidità, pensioni sociali o prestazioni integrative.
L’obbligo di comunicazione non è automatico: si tratta di una facoltà concessa al contribuente per modulare la propria tassazione in base alla situazione reddituale complessiva.
La richiesta di applicazione di una maggiore aliquota IRPEF può risultare conveniente nei casi in cui:
- il contribuente percepisca altri redditi imponibili, come redditi da lavoro autonomo, locazioni o partecipazioni societarie, che potrebbero spostarlo in uno scaglione di reddito più elevato;
- si desideri evitare conguagli fiscali a debito al momento della dichiarazione dei redditi, distribuendo l’imposizione in modo più omogeneo durante l’anno;
- si preveda un aumento temporaneo del reddito (ad esempio per arretrati o indennità una tantum) che possa comportare un’aliquota effettiva superiore.
Viceversa, la rinuncia alle detrazioni d’imposta può essere opportuna per i soggetti che, nel corso dell’anno, non intendano beneficiare delle detrazioni per redditi da pensione o per carichi familiari, preferendo rinviarne l’applicazione in sede di dichiarazione annuale o qualora la loro situazione fiscale risulti già compensata da altri redditi.
Quando presentare la richiesta
Come chiarito dal messaggio INPS n. 2916/2025, l’Istituto potrà ricevere le richieste a partire dal 15 ottobre 2025.
Tutte le comunicazioni presentate a partire da tale data avranno validità per l’anno fiscale 2026 e verranno utilizzate dall’INPS per determinare le ritenute IRPEF applicate sui pagamenti delle pensioni e delle prestazioni previdenziali dell’anno successivo.
NOTA BENE: la richiesta deve essere rinnovata ogni anno. La mancata conferma o il mancato invio della dichiarazione entro i termini previsti comporta infatti l’applicazione automatica del regime fiscale standard, come previsto dalla normativa vigente.
Come presentare la richiesta
La procedura per la trasmissione della dichiarazione è interamente digitale e si effettua attraverso il portale ufficiale www.inps.it, utilizzando il servizio online denominato “Dichiarazione per il diritto alle detrazioni d’imposta per reddito e per carichi di famiglia”.
Procedura operativa passo per passo
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Accesso al portale INPS
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Entrare nel sito istituzionale www.inps.it e selezionare la sezione Servizi online per il cittadino.
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Accedere all’area personale utilizzando una delle seguenti credenziali digitali:
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SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale),
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CIE (Carta d’Identità Elettronica),
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CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
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Ricerca del servizio dedicato
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Digitare nel motore di ricerca interno la dicitura “Dichiarazione per il diritto alle detrazioni d’imposta per reddito e per carichi di famiglia”.
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Selezionare la voce corrispondente al servizio online.
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Compilazione del modulo digitale
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Indicare i dati anagrafici e fiscali richiesti.
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Specificare la volontà di applicare una maggiore aliquota IRPEF o di rinunciare alle detrazioni d’imposta, in misura totale o parziale.
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Confermare la scelta relativa ai familiari a carico (in modo coerente con le informazioni comunicate per la CU 2026).
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Conferma e invio della dichiarazione
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Dopo aver verificato la correttezza dei dati inseriti, procedere con l’invio della richiesta.
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Il sistema rilascerà una ricevuta digitale, valida come prova dell’avvenuta trasmissione.
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In caso di difficoltà tecniche o dubbi sulla compilazione, è possibile:
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contattare il Contact Center INPS (numero verde 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da rete mobile),
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oppure rivolgersi ai patronati e agli intermediari autorizzati, che offrono assistenza gratuita per la presentazione delle dichiarazioni fiscali.
Mancata comunicazione: cosa accade
Nel caso in cui il contribuente non presenti alcuna richiesta entro i termini stabiliti, l’INPS procederà d’ufficio secondo quanto previsto dalla normativa fiscale vigente.
In particolare, l’Istituto applicherà automaticamente:
- le aliquote IRPEF per scaglioni di reddito, e
- le detrazioni d’imposta previste dall’articolo 13 del TUIR (D.P.R. n. 917/1986), calcolate in base al reddito erogato.
L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, ha l’obbligo di operare le trattenute fiscali direttamente sulle somme corrisposte ai pensionati, versando le relative imposte all’Erario e certificando annualmente gli importi nella CU (Certificazione Unica).
Pertanto, in assenza di comunicazione esplicita, verrà applicato automaticamente il regime ordinario previsto dalla legge, che prevede:
- aliquote IRPEF progressive per scaglioni di reddito (secondo le fasce stabilite per l’anno di riferimento),
- riconoscimento automatico delle detrazioni d’imposta per redditi da pensione e per eventuali familiari a carico già registrati nei sistemi INPS.
Comunicazione dei familiari a carico
Il messaggio INPS n. 2916 del 3 ottobre 2025 dedica una parte significativa alle modalità di comunicazione dei familiari a carico, un adempimento essenziale per la corretta elaborazione della Certificazione Unica 2026 (CU 2026).
Questa comunicazione riguarda tutti i titolari di trattamenti pensionistici o previdenziali, inclusi i soggetti che percepiscono l’Assegno Unico Universale (AUU) per i figli.
Una delle principali novità è l’estensione dell’obbligo di comunicazione dei figli a carico anche ai contribuenti che già percepiscono l’Assegno Unico Universale (AUU).
Molti beneficiari, in passato, ritenevano superfluo comunicare tali dati all’INPS, ritenendo che la percezione dell’AUU implicasse automaticamente il riconoscimento dei figli ai fini fiscali. L’INPS chiarisce che questa interpretazione non è corretta.
Anche nel caso in cui il contribuente riceva l’AUU, è obbligatorio dunque comunicare i dati dei figli a carico attraverso il servizio online dedicato. Tale adempimento è necessario affinché l’Istituto possa compilare in modo completo la Certificazione Unica 2026, includendo il prospetto dei familiari a carico.
Il messaggio sottolinea che la mancata comunicazione dei familiari a carico può comportare incongruenze nella CU e, di conseguenza, nella dichiarazione precompilata dell’anno successivo.
Rilevanza ai fini fiscali
La comunicazione dei figli e degli altri familiari a carico ha una rilevanza fiscale sostanziale, in quanto incide direttamente sulla determinazione delle detrazioni d’imposta e sull’attribuzione delle spese agevolate nella dichiarazione dei redditi.
L’Agenzia delle Entrate utilizza infatti i dati comunicati dall’INPS per predisporre la dichiarazione precompilata, uno strumento che consente ai contribuenti di verificare e confermare i dati anagrafici, fiscali e patrimoniali già disponibili nei database dell’Amministrazione finanziaria.
Grazie ai dati trasmessi dall’INPS, l’Agenzia delle Entrate può infatti:
- verificare automaticamente i rapporti di parentela e le condizioni di carico familiare;
- attribuire correttamente le spese detraibili o deducibili sostenute per i figli (come spese mediche, scolastiche, sportive, universitarie o per l’affitto di studenti fuori sede);
- calcolare in modo preciso le detrazioni per familiari a carico previste dall’articolo 12 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR);
- evitare errori che potrebbero generare rettifiche o controlli fiscali successivi.
L’INPS evidenzia che, pur in presenza dell’AUU, i figli continuano a rilevare ai fini fiscali, e dunque devono essere inseriti nella dichiarazione per i familiari a carico.
In pratica, anche se il contribuente non beneficia più della detrazione diretta per i figli (perché sostituita dall’Assegno Unico), tali dati rimangono rilevanti per altre agevolazioni fiscali e per la corretta predisposizione della documentazione tributaria.
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