ISEE 2025 e nuovo modello DSU, le istruzioni Inps
Pubblicato il 04 aprile 2025
In questo articolo:
- Nuove disposizioni introdotte dal D.P.C.M. 13/2025
- DSU precompilata: contenuto, vantaggi e validità annuale
- Esclusione dal patrimonio mobiliare ai fini ISEE: cosa cambia dal 3 aprile 2025
- Applicazione pratica e compilazione della DSU
- Modalità di compilazione nei modelli DSU mini, integrale e corrente
- Cosa fare se la DSU è stata già presentata nel 2025
- Nuovo modello DSU: novità nella modulistica 2025
- Come aggiornare la propria DSU per beneficiare delle nuove esclusioni
- Dove trovare la nuova modulistica
- Novità DSU 2025 ed esclusioni ISEE, in breve
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Il 3 aprile 2025 l’Inps ha pubblicato la circolare n. 73, che comunica ufficialmente le modifiche introdotte dal D.P.C.M. 14 gennaio 2025, n. 13 relative al Regolamento ISEE ed entrate in vigore dal 3 aprile 2025, giorno successivo alla pubblicazione del decreto direttoriale n. 75 del 2 aprile 2025, con il quale sono stati approvati i nuovi modelli della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e le relative istruzioni.
Le novità mirano a:
- semplificare la compilazione della DSU, anche attraverso l’uso crescente della versione precompilata;
- escludere alcune forme di risparmio dal patrimonio mobiliare considerato nell’ISEE;
- tutelare i soggetti con disabilità attraverso maggiorazioni più eque;
- adeguare la validità e la periodicità dell’ISEE alle esigenze reali delle famiglie italiane.
Nuove disposizioni introdotte dal D.P.C.M. 13/2025
Il cuore delle modifiche al Regolamento ISEE consiste nell’integrazione normativa di disposizioni già previste in passato da altri provvedimenti legislativi, e nell’introduzione di nuovi strumenti operativi che semplificano e rendono più trasparente il sistema ISEE.
Le nuove modifiche recepiscono infatti in modo formale:
- l’articolo 2-sexies del D.L. 29 marzo 2016, n. 42, convertito dalla legge 26 maggio 2016, n. 89;
- l’articolo 10 del D.Lgs. 15 settembre 2017, n. 147.
Questi due provvedimenti avevano già introdotto importanti innovazioni nel calcolo dell’ISEE, come:
- l’esclusione dal reddito ai fini ISEE dei trattamenti assistenziali e indennitari non imponibili IRPEF percepiti per disabilità;
- la riformulazione delle franchigie per soggetti non autosufficienti;
- l’introduzione della DSU precompilata;
- il cambio del periodo di validità della DSU (che ora è valido fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione);
- la modifica dell’anno di riferimento per il calcolo del patrimonio mobiliare e immobiliare, che diventa il secondo anno precedente rispetto alla data di presentazione della DSU.
Maggiorazioni per soggetti con disabilità
Tra le novità più rilevanti vi è la revisione dei parametri della scala di equivalenza per i nuclei familiari con componenti affetti da disabilità. In particolare:
- è prevista una maggiorazione fissa dello 0,5 al parametro della scala per ogni soggetto con disabilità media, grave o non autosufficiente;
- vengono contestualmente soppresse alcune franchigie e deduzioni precedentemente applicabili a titolo di spesa per assistenza.
Questa riforma intende semplificare il sistema e renderlo più equo, superando la logica delle deduzioni forfettarie in favore di un meccanismo proporzionale e immediatamente applicabile.
Validità della DSU e anno di riferimento del patrimonio
Un’altra modifica significativa riguarda la durata della validità della DSU: il documento, una volta presentato, sarà ora valido fino al 31 dicembre dell’anno stesso, indipendentemente dalla data di invio.
Inoltre, per rendere più stabile la valutazione del patrimonio, è stato uniformato l’anno di riferimento dei dati patrimoniali (immobiliari e mobiliari) che ora sarà sempre il secondo anno precedente alla presentazione della DSU. Ad esempio, per le DSU presentate nel 2025, i dati di patrimonio saranno riferiti al 31 dicembre 2023.
DSU precompilata: contenuto, vantaggi e validità annuale
La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) precompilata rappresenta uno degli strumenti più innovativi introdotti nel sistema ISEE negli ultimi anni.
Con il D.P.C.M. 13/2025, la DSU precompilata assume però un ruolo ancora più centrale, confermando il percorso di semplificazione amministrativa avviato con il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147.
L’obiettivo è quello di rendere l’accesso alle prestazioni sociali più rapido, trasparente e sicuro, riducendo gli oneri a carico del cittadino e migliorando l’efficienza del sistema pubblico.
Cosa contiene la DSU precompilata
La DSU precompilata è un modello già parzialmente compilato con i dati patrimoniali, reddituali e anagrafici disponibili presso le banche dati pubbliche, in particolare quelle dell’Inps, dell’agenzia delle Entrate e di altri enti pubblici. In dettaglio, il modello precompilato include:
- redditi percepiti dai componenti del nucleo familiare, compresi quelli da lavoro, pensione e altri trattamenti assistenziali;
- dati patrimoniali relativi a immobili, conti correnti, depositi bancari e altri strumenti finanziari;
- situazione anagrafica e familiare aggiornata sulla base dei registri dell’Anagrafe nazionale;
- informazioni sulla composizione del nucleo familiare e relativi codici fiscali;
- prestazioni ricevute e indicatori relativi a eventuali disabilità o condizioni particolari.
Vantaggi per i cittadini
L’introduzione della DSU precompilata porta con sé una serie di vantaggi pratici e benefici amministrativi significativi per i cittadini.
- Riduzione degli errori materiali: avendo dati già validati dalle fonti ufficiali, si minimizzano le possibilità di inserire dati errati.
- Risparmio di tempo: non è più necessario raccogliere una grande quantità di documentazione cartacea.
- Maggiore accessibilità: il modello è disponibile online, anche attraverso il servizio “ISEE precompilato” sul portale INPS.
- Controllo semplificato: i dati sono coerenti con quelli già in possesso della pubblica amministrazione, evitando verifiche aggiuntive o richieste di integrazione.
Validità annuale
A partire dal 2025, la DSU presentata in qualsiasi momento sarà valida fino al 31 dicembre dello stesso anno, modifica che semplifica notevolmente la gestione della documentazione da parte delle famiglie e degli enti erogatori di prestazioni, eliminando sovrapposizioni tra più modelli e uniformando le scadenze.
Con questa novità, si garantisce infatti:
- stabilità normativa per tutto l’anno solare;
- uniformità nelle verifiche da parte degli enti;
- semplificazione del rinnovo annuale per i cittadini.
Esclusione dal patrimonio mobiliare ai fini ISEE: cosa cambia dal 3 aprile 2025
Una delle modifiche di maggior rilievo oggetto della circolare Inps n. 73/2025 riguarda l’esclusione parziale di alcune tipologie di risparmio dal patrimonio mobiliare rilevante ai fini del calcolo ISEE.
Cosa viene escluso e in quali limiti
Dal 3 aprile 2025, sono dunque esclusi dal calcolo del patrimonio mobiliare, entro un limite massimo complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare, i seguenti strumenti finanziari.
-
Titoli di Stato
Rientrano tra i beni esclusi i Titoli di Stato italiani emessi ai sensi dell’articolo 3 del D.P.R. 30 dicembre 2003, n. 398. Questi strumenti, considerati sicuri e a basso rischio, non verranno più conteggiati nel patrimonio se il loro valore, insieme agli altri strumenti esclusi, non supera i 50.000 euro totali.
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Libretti di risparmio postale
Anche i libretti di risparmio postale, prodotti di risparmio garantiti dallo Stato e molto diffusi tra le famiglie italiane, sono ora parzialmente esonerati dal conteggio. Questo favorisce in particolare le fasce di popolazione meno avvezze all’uso di strumenti finanziari più complessi, come anziani e risparmiatori tradizionali.
-
Buoni fruttiferi postali (anche trasferiti allo Stato)
Un’ulteriore esclusione riguarda i buoni fruttiferi postali, compresi quelli trasferiti allo Stato. Anche in questo caso, se il valore totale dei buoni non supera - insieme agli altri strumenti - la soglia di 50.000 euro, non sarà incluso nel calcolo dell’ISEE.
Applicazione pratica e compilazione della DSU
Dal punto di vista operativo, i cittadini possono:
- non indicare i valori relativi a questi strumenti nel Quadro FC2 (sezioni I e II) del Modulo FC.1 della DSU Mini o Integrale;
- ridurre manualmente tali valori nelle DSU precompilate, fino al limite di 50.000 euro per nucleo familiare;
- applicare la stessa esclusione nel Quadro S5 del Modello MS, nel caso di ISEE corrente.
Modalità di compilazione nei modelli DSU mini, integrale e corrente
Per applicare correttamente la nuova esclusione, è fondamentale compilare correttamente i quadri patrimoniali dei diversi modelli DSU.
- DSU Mini e DSU integrale: l’esclusione deve essere riportata nel Quadro FC2, sezioni I e II del Modulo FC.1, in cui è possibile non indicare (o ridurre opportunamente) il valore dei titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali detenuti al 31 dicembre del secondo anno precedente alla presentazione della DSU.
- ISEE corrente (DSU corrente): le stesse regole si applicano nel Quadro S5 del Modello MS, considerando i valori posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente alla presentazione della DSU.
Nel caso di utilizzo della DSU precompilata, il valore dei rapporti finanziari potrebbe essere già inserito automaticamente tramite le informazioni rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate. In questi casi, è responsabilità del dichiarante intervenire per:
- eliminare i valori dei rapporti esclusi;
- modificare manualmente i dati precompilati, nel rispetto della soglia dei 50.000 euro.
Il mancato aggiornamento potrebbe comportare l'inclusione indebita di somme che, invece, dovrebbero essere escluse.
Cosa fare se la DSU è stata già presentata nel 2025
I cittadini che hanno già presentato la DSU nel corso del 2025, ma prima del 3 aprile, non possono automaticamente beneficiare delle nuove esclusioni. Tuttavia, la circolare chiarisce che:
- è possibile presentare una nuova DSU, anche se la precedente è ancora valida;
- la nuova DSU, presentata secondo le nuove disposizioni, annullerà e sostituirà la precedente ai fini del calcolo ISEE.
Nuovo modello DSU: novità nella modulistica 2025
Il decreto direttoriale n. 75/2025 ha anche approvato ufficialmente, come accennato, il nuovo modello di DSU e le relative istruzioni aggiornate, che sostituiscono integralmente quelle precedenti. Le modifiche si sono rese necessarie per adeguare la modulistica alle nuove regole introdotte dal D.P.C.M. 13/2025 e per facilitare la corretta compilazione dei quadri patrimoniali e reddituali.
Aggiornamenti tecnici e fiscali: anno di imposta 2023
La nuova modulistica fa riferimento in modo esplicito ai dati dell’anno di imposta 2023, ovvero l’anno utilizzato per i redditi e i patrimoni da inserire nella DSU per l’anno 2025 (secondo la regola del secondo anno precedente).
Sono stati inoltre aggiornati:
- righe e colonne relativi ai moduli fiscali (CU, 730, Modello Redditi);
- codici di riferimento per facilitare l’incrocio tra dichiarazioni fiscali e DSU;
- le istruzioni per la compilazione delle singole sezioni, sia in forma semplificata che integrale.
Inserimento di nuove legende e paragrafi esplicativi
Per facilitare la compilazione, il nuovo modello DSU presenta:
- una legenda ampliata nel Quadro FC2 del Modulo FC.1 (sia per la DSU Mini che per quella Integrale);
- nuove istruzioni dettagliate nel paragrafo 4.3 (parte 2), che illustrano le modalità per escludere correttamente i titoli di Stato, libretti e buoni postali;
- precisazioni operative per la DSU corrente e per la gestione delle modifiche da parte del dichiarante.
Esclusione di immobili inagibili: riferimento alla legge n. 207/2024
Un’altra importante modifica riguarda l’esclusione dal calcolo ISEE degli immobili dichiarati inagibili o distrutti a causa di calamità naturali. La novità deriva dall’articolo 1, comma 667 della legge 30 dicembre 2024, n. 207, ed è stata integrata nelle istruzioni della DSU 2025.
Pertanto, l’immobile presente nel nucleo familiare che è stato distrutto o dichiarato inagibile da parte delle autorità competenti non concorrerà alla determinazione del patrimonio immobiliare ai fini ISEE.
NOTA BENE: questa esclusione è temporanea e valida solo per il 2025, salvo successive proroghe.
Come aggiornare la propria DSU per beneficiare delle nuove esclusioni
Per usufruire delle modifiche introdotte a partire dal 3 aprile 2025, è necessario presentare una nuova DSU, anche nel caso in cui una DSU fosse già stata trasmessa precedentemente nel 2025.
Per i cittadini:
- Accedere al portale INPS nella sezione “ISEE” e compilare una nuova DSU, scegliendo tra DSU Mini (per situazioni semplici), DSU Integrale (per casi complessi), DSU Corrente (se si è verificata una variazione reddituale o patrimoniale).
- Verificare i dati precompilati e, se necessario, modificare o cancellare i rapporti esclusi fino a un massimo di 50.000 euro.
Per i CAF e operatori:
- Utilizzare esclusivamente i nuovi modelli approvati dal 3 aprile 2025;
- Assicurarsi che i cittadini siano informati sulle esclusioni patrimoniali disponibili;
- Verificare l’eventuale presenza di DSU già presentate nel 2025 e consigliare la nuova presentazione, se vantaggiosa.
Dove trovare la nuova modulistica
La modulistica aggiornata e le istruzioni per la compilazione sono disponibili sul sito ufficiale dell’Inps all’interno della sezione “Informazione” - “Modulistica e Modelli”.
Sono scaricabili i seguenti materiali:
- modello DSU 2025 (Mini, Integrale, Corrente);
- istruzioni parte 1 (generali);
- istruzioni parte 2 (quadri specifici);
- schemi PDF e moduli di esempio.
È anche possibile procedere con la compilazione online tramite il servizio “ISEE precompilato”, accessibile con SPID, CIE o CNS.
Novità DSU 2025 ed esclusioni ISEE, in breve
Data di entrata in vigore |
3 aprile 2025 |
Da questa data si applicano le nuove regole |
Modello DSU aggiornato |
Approvato con Decreto Direttoriale 2 aprile 2025, n. 75 |
Sostituisce integralmente il modello precedente |
Validità della DSU |
Fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione |
Uniformità e semplificazione amministrativa |
Esclusione dal patrimonio mobiliare |
Titoli di Stato, buoni fruttiferi postali (anche trasferiti allo Stato), libretti postali |
Solo se complessivamente ≤ 50.000 € per nucleo |
Quadri da compilare |
FC2 (Mini/Integrale), S5 (Corrente) |
Da aggiornare anche nella DSU precompilata |
Anno di riferimento patrimonio |
Secondo anno precedente (es. DSU 2025 → anno 2023) |
Coerente con le regole fiscali in vigore |
Aggiornamento DSU già presentata nel 2025 |
È necessario presentare una nuova DSU |
La precedente resta valida ma non applica le nuove esclusioni |
Esclusione immobili inagibili |
Ammessa per calamità naturali (Legge 207/2024) |
Riferimento: art. 1, comma 667 |
Dove trovare i moduli aggiornati |
Portale INPS |
Percorso: Informazione - Modulistica e Modelli |
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