ISEE precompilato, partita la fase sperimentale da gennaio 2020

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ISEE precompilato, partita la fase sperimentale da gennaio 2020

A decorrere dal mese di gennaio 2020, i nuclei familiari che hanno già presentato una DSU telematica all’INPS possono accedere all’ISEE precompilato. L’accesso è garantito inserendo sul portale dell’Istituto Previdenziale le credenziali dispositive rilasciate dall’INPS o dall’Agenzia delle Entrate. È possibile identificarsi anche con identità SPID, CNS o con carta d’identità. Il login può avvenire direttamente da parte del cittadino in modalità telematica oppure per il tramite di un CAF delegato con la stessa modalità.

Nel primo caso, il dichiarante, oltre a fornire gli “elementi di riscontro”, deve autodichiarare di aver acquisito la delega degli altri componenti maggiorenni del nucleo familiare ed indicare, per ciascuno di essi, il codice fiscale e il numero di tessera sanitaria, con la relativa data di scadenza.

A riepilogare le novità in materia di ISEE è stato l’INPS, con il messaggio n. 96 del 13 gennaio 2020.

ISEE precompilato, la norma

Al fine di agevolare l’utente nell’inserimento dei dati utili al calcolo dell’ISEE, l’art. 10, co. 1 del D.Lgs n. 147/2017 ha introdotto la Dichiarazione Sostitutiva Unica precompilata che è caratterizzata dalla coesistenza di dati autodichiarati da parte del cittadino con altri dati forniti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS (cd. “dati precompilati”).

In attuazione del co. 2 del suddetto art. 10 è stato emanato il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 9 agosto 2019, che ha disciplinato l’accesso alla DSU precompilata, le componenti della DSU precompilata che continuano ad essere autodichiarate, nonché le omissioni o difformità rispetto al patrimonio mobiliare dichiarato.

ISEE, i dati precompilati

Per la precompilazione della DSU vengono utilizzate le informazioni disponibili negli archivi dell’Istituto, nell’Anagrafe tributaria, nel Catasto, nonché le informazioni sui saldi e le giacenze medie dei rapporti finanziari dei componenti il nucleo familiare comunicate dagli intermediari finanziari.

Quindi, la precompilazione riguarda essenzialmente le componenti reddituali e patrimoniali quali:

  • i redditi ed alcune tipologie di spese ordinariamente dichiarati all’Agenzia delle Entrate (inseriti nella sez. II e III del Quadro FC8);
  • i trattamenti erogati dall’INPS (inseriti nella sez. III del Quadro FC8);
  • il patrimonio mobiliare detenuto in Italia (inserito nel Quadro FC2) con esclusione delle lett. e), g) e h) dell’art. 5 del Dpcm. n. 159/2013 (partecipazioni in società per azioni non quotate e in società non azionarie, altri strumenti e rapporti finanziari, valore del patrimonio per le imprese individuali);
  • il patrimonio immobiliare detenuto in Italia relativamente ai fabbricati (inseriti nel Quadro FC3);
  • il canone di locazione della casa di abitazione (inserito nella seconda sezione del Quadro B).

In generale, le informazioni precompilate nella DSU possono essere accettate o, ove non corrette o incomplete, modificate, ad eccezione, in quanto non modificabili dall’utente, delle seguenti voci (inserite nelle sezioni II e III del Quadro FC8):

  • i trattamenti erogati dall’INPS;
  • le componenti reddituali già dichiarate ai fini fiscali (Modello 730, Modello Redditi), per le quali viene assunto il valore a tal fine dichiarato.

ISEE precompilato, i dati da inserire manualmente

Al contrario, i dati che non possono essere autodichiarati sono essenzialmente quelli contenuti nei moduli MB, che riguardano la composizione del nucleo ed altri dati non completamente disponibili negli archivi amministrativi (ad esempio la casa di abitazione).

Allegati Anche in
  • edotto.com – Edicola dell’11 novembre 2019 - ISEE precompilato, al via dal 2020 – Bonaddio

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