Legge di bilancio 2024, via libera dal Cdm. Manovra da 24 miliardi

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Legge di bilancio 2024, via libera dal Cdm. Manovra da 24 miliardi

Varato dal Consiglio dei ministri, che si è tenuto il 16 ottobre, il pacchetto di provvedimenti che danno forma alla Manovra finanziaria per il prossimo anno.

La Legge di bilancio 2024, che va letta insieme al decreto legislativo di riforma dell’Irpef, avrà un valore complessivo di 28 miliardi di euro da destinare alle misure che vanno nella direzione della riduzione della pressione fiscale delle persone fisiche e a sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

Il pacchetto è così composto:

  • disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026;
  • aggiornamento del Documento programmatico di bilancio destinato all’esame della Commissione europea (DPB);
  • decreto legge che introduce misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili (cosiddetto decreto “Anticipazioni finanziarie”);
  • due decreti di riforma fiscale:

-> un decreto legislativo di attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi;

-> un decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale.

Ora inizia l’iter parlamentare: si parte dal Senato, mentre il testo è atteso alla Camera per fine ottobre.

La premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti confidano che il Parlamento apprezzi il lavoro svolto, evitando di presentare emendamenti, per assicurare al testo una navigazione parlamentare rapida.

La strategia dovrebbe essere quella di far scattare una sorta di “semiblindatura” della Manovra durante il passaggio nelle due Camere, così da avviare un iter veloce finalizzato a ottenere il via libera definitivo del Parlamento prima delle feste natalizie.

Per le anticipazioni dei giorni scorsi si rinvia al post: Legge di bilancio 2024, quali i contenuti fiscali?

Manovra di bilancio 2024. Coperture finanziarie

Come si legge nel comunicato stampa di fine seduta, il disegno di Legge di bilancio per il 2024 è in linea con l’approccio prudente, responsabile e realistico dei precedenti provvedimenti economici, e ha un valore complessivo di poco meno di 24 miliardi di euro.

A questo si deve aggiungere lo schema di DLgs. attuativo della delega fiscale approvato in via preliminare sempre dal Consiglio dei Ministri di ieri sulla riduzione delle aliquote Irpef.

Come spiegato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il decreto legislativo autofinanzia quasi integralmente il taglio Irpef prodotto con l’accorpamento dei due primi scaglioni.

Pertanto, le coperture finanziarie della prossima Legge di bilancio arrivano per la maggior parte dall’extradeficit votato la scorsa settimana dalle Camere (15,7 miliardi), per il resto si attingerà:

  • per 4 miliardi ai tagli nella Pa statale e territoriale;
  • per un miliardo alle maggiori entrate fra aumento delle accise sui tabacchi e rivalutazione di terreni e partecipazioni;
  • per quasi 3 miliardi dallo spostamento al 2023 di spese dell’anno prossimo operato con il decreto “Anticipi”.

A tutto ciò, si deve aggiungere il Fondo per la riduzione della pressione fiscale, che era stato rifinanziato per 4,064 miliardi dal decreto Lavoro di maggio (articolo 41 del Dl 48/2023) e che non è stato intaccato dal Parlamento.

Disegno di legge di bilancio per il 2024, ok dal Governo

Nella seduta del 16 ottobre – nel pieno rispetto della scadenza per l’invio a Bruxelles del Documento programmatico di Bilancio - è stato approvato il DL collegato al DDl di bilancio 2024 che destina circa 10 miliardi al taglio del cuneo a favore dei redditi medio bassi.

Tra gli altri capitoli di spesa, da ricordare che cinque miliardi di euro sono destinati per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, a cui si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario.

Sempre con riferimento al capitolo sanità, previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a 3 miliardi per l’anno 2024 e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026. Tra le misure previste, una indennità per medici e altro personale sanitario impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa.

Per le famiglie, invece, la Manovra 2024 prevede misure specifiche soprattutto per quelle numerose e per alzare il tasso di natalità, a cui sono destinate risorse per un miliardo di euro.

E’ stata confermata anche la carta “dedicata a te” nella misura di 600 milioni di euro per l’anno 2024; integrato lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per l’anno 2024 e stanziate risorse per il rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità (200 milioni di euro) per sostenere le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre dell’anno prossimo, il trimestre nel quale i consumi di energia sono più rilevanti.

Rafforzato il bonus asili nido, con l’aumento del fondo per il bonus di oltre 150 milioni di euro.

Diminuisce il canone Rai, da 90 a 70 euro all’anno, con riscossione sempre ferma in bolletta. Il taglio comporterà un minor esborso complessivo da parte degli italiani per 440 milioni, importo che sarà in gran parte compensato dallo Stato alla Rai per spese relative agli investimenti.

Infine, si aggiunge un altro mese di congedo parentale, retribuito al 60%, per i genitori con figli fino ai 6 anni.

Per quanto riguarda le imprese, con la Manovra 2024 è stata rinviata fino al 1° luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e sugar tax.

Inoltre, per le imprese e per sostenere gli investimenti privati sarà previsto un credito d’imposta per l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno.

Con riferimento alle agevolazioni casa, è da segnalare che i bonus casa, almeno per il momento, restano fuori dalla Legge di bilancio.

ATTENZIONE: Il Superbonus dal 2024 è destinato a sparire. Per i condomini l’agevolazione scenderà al 70% dal 90%, mentre per villette e unifamiliari sarà del tutto cancellata, anche nella versione depotenziata e limitata ai soli redditi più bassi prevista quest’anno.

NOTA BENE: Non ci sarà la proroga per i lavori in corso sugli edifici condominiali chiesta, ormai da settimane, da tutto il mondo dell’edilizia, Ance in testa.

Anche sul fronte delle cessioni dei crediti al momento non si registrano correttivi. L’intenzione del Governo è quella di fare in modo che, per i lavori realizzati dal prossimo gennaio, resti in campo soltanto il meccanismo delle detrazioni in dichiarazione, per evitare i problemi legati alla classificazione di bilancio dei crediti fiscali, con impatti sul deficit del prossimo anno.

Riforma fiscale, al via il Dlgs di riduzione dell’Irpef

Nel CdM del 16 ottobre, come detto, è stato approvato anche, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi (Legge 9 agosto 2023, n. 111).

Il provvedimento introduce norme finalizzate a realizzare la revisione del sistema di imposizione del reddito delle persone fisiche e la graduale riduzione della relativa imposta (IRPEF) in base a principi e criteri direttivi specifici volti a:

  • garantire il rispetto del principio di progressività nella prospettiva del cambiamento del sistema verso un’unica aliquota d’imposta, attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta e delle detrazioni dall’imposta lorda;
  • conseguire il graduale perseguimento dell’equità orizzontale prevedendo, nell’ambito dell’IRPEF, la progressiva applicazione della stessa no tax area e dello stesso onere fiscale per tutte le tipologie di reddito prodotto, privilegiando tale equiparazione innanzitutto tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione.

La revisione della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche si attua – per il solo anno 2024 – attraverso la rimodulazione delle aliquote e degli scaglioni di reddito da applicarsi in sede di determinazione dell’imposta lorda.

In particolare, si prevede una riduzione a tre degli scaglioni di reddito e delle corrispondenti aliquote progressive di tassazione del reddito delle persone fisiche, così come segue:

  • 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro;
  • 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro.
NOTA BENE: Di fatto, è stato operato un accorpamento dei primi due scaglioni dell’Irpef che porterà fino a 28mila euro l’aliquota minima del 23%.

Infine, si prevede, per l’anno 2024, una riduzione di 260 euro della detrazione complessivamente spettante in relazione a particolari spese sostenute dai contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. Sono fatte salve le detrazioni spettanti per spese sanitarie.

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