Niente automatismi per il bonus da irragionevole durata del processo

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Secondo i giudici di legittimità – sentenza n. 7559 del 29 marzo 2010 – il beneficio di 2mila euro, previsto dalla Corte europea per le cause che superino i termini di ragionevole durata, non è applicabile, automaticamente, alle cause previdenziali e di lavoro. Non esiste, infatti, in Italia, un'applicazione automatica di questo bonus, ma il giudice dovrà sempre valutare, volta per volta, l'entità della posta in gioco, il numero di giudici che hanno esaminato il caso, la durata del procedimento, il comportamento dell'istante.

I giudici europei – precisa la Corte di cassazione “hanno affermato che il bonus in questione deve essere riconosciuto nel caso in cui la controversia riveste una certa importanza ed ha quindi fatto un elenco esemplificativo, comprendente le cause di lavoro e previdenziali. Tuttavia, ciò non implica alcun automatismo, ma significa soltanto che dette cause, in considerazione della loro natura, è probabile che siano di una certa importanza. Siffatta valutazione rientra nella ponderazione del giudice del merito che deve rispettare il parametro sopra indicato, con la facoltà di apportare le deroghe giustificate dalle circostanze concrete della singola vicenda”.
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