Primo invio per lo spesometro 2017

Pubblicato il

In questo articolo:



Primo invio per lo spesometro 2017

E’ fissata per oggi 16 ottobre la scadenza – dopo due proroghe, una al 28 settembre ed una al 5 ottobre – per inviare la comunicazione dei dati delle fatture Iva riguardanti il primo semestre 2017.

L’adempimento ha causato molti problemi ai professionisti a causa delle numerose difficoltà tecniche trovate nell’effettuare l’invio telematico dei dati.

Inizialmente prevista con cadenza trimestrale, la comunicazione dati Iva 2017, per effetto del Milleproroghe, è divenuta semestrale (data iniziale di scadenza: 16 settembre 2017). Ma nel 2018 la comunicazione diventerà trimestrale, con le seguenti scadenze:

  • 1° trimestre entro il 31 maggio;
  • 2° trimestre entro il 16 settembre;
  • 3° trimestre entro il 30 novembre;
  • 4° trimestre entro febbraio.

Gli obbligati sono tutti i soggetti passivi IVA, tranne:

  • i produttori agricoli in regime di esonero situati nelle zone montane;
  • coloro che hanno optato per il regime facoltativo della trasmissione dei dati delle fatture;
  • i contribuenti forfetari e quelli minimi.

Adempimento esatto

La comunicazione dei dati può considerarsi andata a buon fine se si ha la ricevuta che certifica l’accettazione dei file, anche se con segnalazioni. La ricevuta è accessibile sezione “monitoraggio file” della sezione “Fatture e corrispettivi”.

L’Agenzia delle Entrate ha precisato, nelle Faq, che i file sono individuabili se l’elaborazione si è conclusa e se è stato possibile individuare il firmatario del file. L’elaborazione ha una tempistica di circa tre giorni. Per questo motivo chi ha inviato negli ultimissimi giorni potrebbe non conoscere l’esito della trasmissione.

Qualora la comunicazione sia stata effettuata con dati completi od inesatti, il contribuente può inviare, entro il 16 ottobre 2017, una nuova comunicazione integrativa o rettificativa.

Sanzioni

Qualora si sia arrivati fuori termine per effettuare l’invio, verranno applicate le apposite sanzioni per omessa, incompleta od errata comunicazione: 2 euro per ogni fattura con un massimo di 1000 euro a trimestre. Si ha diritto alla riduzione pari alla metà delle sanzioni se la comunicazione viene seguita nei 15 giorni successivi alla scadenza.

I contribuenti possono fruire del ravvedimento operoso attraverso il quale si ottengono sanzioni ridotte.

Anche in
  • eDotto.com – Edicola 11 ottobre 2017 - Spesometro, altre Faq Il monitoraggio richiede tre giorni – G. Lupoi

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito