Report sostenibilità (ESRS): pubblicata la versione semplificata e aperta la consultazione

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Il 31 luglio 2025, l’EFRAG ha pubblicato una versione rivista e semplificata dei principi europei di rendicontazione della sostenibilità (ESRS). Con l’apertura di una consultazione pubblica della durata di 60 giorni, l’organismo mira a raccogliere osservazioni e suggerimenti da parte di tutti gli attori coinvolti nel panorama della comunicazione societaria dell’UE.

Consultazione su bozze nuovi standard di sostenibilità

Il processo di consultazione avviato sulle nuove bozze degli standard ESRS ha l’obiettivo di acquisire contributi tecnici da parte delle varie categorie di stakeholder. Al termine del confronto e dopo eventuali modifiche, i testi definitivi saranno sottoposti alla Commissione Europea per l’adozione tramite atti delegati, come previsto dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

Questi nuovi standard andranno a sostituire quelli attualmente in vigore, introdotti il 1° gennaio 2024 con il regolamento delegato UE 2023/2772.

La revisione rappresenta un cambiamento significativo, destinato a incidere profondamente sull’applicazione della rendicontazione di sostenibilità all’interno dell’Unione Europea.

In particolare, è stata operata una sostanziale riduzione degli obblighi informativi:

  • le informazioni obbligatorie (da fornire se rilevanti) sono diminuite del 57%,
  • l’intero pacchetto di disclosure, tra obbligatorie e volontarie, ha subito un taglio del 68%.

Inoltre, l’estensione complessiva degli standard è stata ridotta di oltre il 55%, con l’intento di renderli più comprensibili e attuabili, soprattutto per le imprese che rientreranno progressivamente nel perimetro di applicazione della CSRD, oltre a quelle che hanno già redatto il bilancio 2024.

Un’iniziativa coerente con le richieste della Commissione UE

Questo intervento rappresenta un’evoluzione della cosiddetta iniziativa Omnibus promossa dalla Commissione europea, la quale, nel marzo 2025, ha formalmente invitato l’EFRAG ad attuare una significativa semplificazione degli Standard europei di rendicontazione di sostenibilità (ESRS) introdotti nel 2023.

Lo scopo principale è alleggerire l’onere della rendicontazione richiesto dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), mantenendo al contempo la coerenza con le finalità del Green Deal europeo e la rilevanza informativa.

Focus su semplicità e maggiore accessibilità per le imprese

A partire dai numerosi feedback ricevuti dalle imprese già soggette agli obblighi di rendicontazione e da quelle che stanno per entrarvi, l’EFRAG ha orientato il proprio lavoro verso una riduzione della complessità e un miglioramento della fruibilità degli standard.

Attraverso più di 800 risposte ai questionari e il coinvolgimento attivo di diversi stakeholder, l’EFRAG ha applicato un approccio integrato: interventi strategici dall’alto e una revisione analitica dal basso, che ha interessato ogni singolo dato da rendicontare.

L’Unione Europea, attraverso il Green Deal, ha tracciato un percorso ambizioso verso un’economia a basse emissioni di carbonio entro il 2050, puntando anche a stimolare una crescita sostenibile per le imprese del continente. Per concretizzare questa visione, sono stati introdotti vari strumenti normativi, tra cui la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e i relativi European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

A partire dal 2024, i primi soggetti tenuti ad applicare la CSRD — ovvero le grandi imprese di interesse pubblico con oltre 500 dipendenti, incluse quelle quotate — hanno iniziato a pubblicare i loro rapporti di sostenibilità secondo gli standard ESRS.

I feedback raccolti sia dalle imprese già coinvolte che da quelle che lo saranno nei prossimi anni hanno evidenziato criticità comuni: eccessiva granularità delle informazioni richieste e procedure di reporting complesse, difficili da gestire operativamente.

Un intervento legislativo per alleggerire il carico

Per rafforzare la competitività economica dell’UE e alleggerire gli adempimenti per le imprese, la Commissione europea ha avviato un processo di revisione della normativa sul reporting di sostenibilità. Questa revisione, nota come iniziativa Omnibus, è stata avviata il 26 febbraio 2025.

L’EFRAG — l’organismo incaricato in origine della stesura degli standard ESRS — ha ricevuto il mandato di semplificare in modo incisivo gli standard, mantenendo però intatti gli obiettivi ambientali e la qualità dei dati previsti dal Green Deal.

Interventi chiave di semplificazione

Per rendere gli ESRS più accessibili e meno onerosi, l’EFRAG ha adottato un approccio metodico utilizzando sei strategie di semplificazione di tipo "top-down", con l’obiettivo di affrontare le principali fonti di complessità.

1. Ottimizzazione del processo di doppia materialità (DMA)

Il metodo per identificare e classificare i temi rilevanti per la rendicontazione di sostenibilità è stato reso più semplice e lineare. Le modifiche agevolano la fase di documentazione e facilitano la verifica da parte dei revisori.

2. Maggiore chiarezza e sintesi nelle dichiarazioni

Le imprese godranno di una maggiore libertà nella strutturazione delle informazioni. Il focus si sposta su come vengono gestiti i temi ambientali, sociali e di governance, piuttosto che su meri elenchi dettagliati.

3. Rimozione delle ridondanze tra sezioni

Sono stati eliminati i duplicati tra gli standard generali e quelli specifici per tema. Questo consente di snellire i requisiti narrativi, riducendo il carico informativo.

4. Chiarezza e accessibilità migliorate

Molti concetti sono stati semplificati e il linguaggio reso più diretto. Le sezioni superflue o facoltative sono state rimosse, contribuendo ad abbreviare il contenuto complessivo degli standard.

5. Nuovi meccanismi di esonero

Sono stati introdotti strumenti di alleggerimento per i casi in cui la raccolta delle informazioni richieda sforzi sproporzionati. Le imprese potranno evitare di comunicare dati quando i costi o la complessità siano eccessivi.

6. Allineamento con standard internazionali

L’EFRAG ha anche apportato modifiche per favorire la compatibilità con altri sistemi di reporting, in particolare con gli IFRS Sustainability Disclosure Standards, rafforzando l’armonizzazione su scala globale.

Analisi approfondita dei dati: un approccio dal basso verso l’alto

In parallelo, l’EFRAG ha svolto una valutazione dettagliata di ciascun dato richiesto, per selezionare solo quelli davvero essenziali ai fini decisionali. Il focus è stato rivolto ai dati fondamentali, riducendo le richieste non necessarie.

I risultati sono concreti:

  • i dati obbligatori (da fornire se pertinenti) sono stati ridotti del 57%;
  • tutti i dati facoltativi sono stati rimossi;
  • complessivamente, il numero di informazioni richieste — obbligatorie e volontarie — è calato del 68%;
  • la lunghezza totale degli standard è stata accorciata di oltre il 55%.

Avviata la fase di consultazione pubblica

La fase di consultazione è ufficialmente aperta e si protrarrà dal 31 luglio al 29 settembre 2025.

Tutti i soggetti coinvolti — inclusi redattori dei report, revisori, rappresentanti della società civile, investitori e autorità nazionali — sono invitati a esaminare le nuove bozze degli standard e a fornire le proprie osservazioni.

Per incentivare un confronto costruttivo e approfondito, l’EFRAG promuoverà - anche in collaborazione con altri enti - una serie di eventi informativi e di confronto durante i mesi di settembre e ottobre. Questi incontri serviranno a raccogliere ulteriori contributi in vista dell’elaborazione del parere tecnico finale, che sarà trasmesso alla Commissione europea entro il 30 novembre 2025.

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