Diritto Civile

Creditori in causa contro i falliti

21/05/2009 Con la sentenza n. 11396 del 18 maggio 2009, le sezioni unite civili della Cassazione hanno spiegato che, nell'ipotesi di dichiarazione di fallimento che sia conseguita ad una risoluzione di concordato preventivo accompagnato da garanzia prestata da terzi per l'adempimento delle obbligazioni assunte dal debitore, non compete al curatore del fallimento, bensì individualmente ai creditori che risultino tali sin dall'atto dell'apertura della procedura, la legittimazione ad agire nei confronti del...
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Un assegno “ricco” non diseduca i figli

21/05/2009 Con sentenza n. 11538 del 2009, la Corte di cassazione ha annullato, con rinvio, la sentenza con cui la Corte d'appello di Firenze aveva giudicato un assegno di mantenimento in favore dei figli di una coppia di genitori ricchi come diseducativo in quanto troppo elevato. Per la Corte di legittimità, tuttavia, la separazione dei genitori non deve incidere sull'alto tenore di vita a cui sono abituati i figli.
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“Premi civetta” il consumatore può vincere

20/05/2009 La Corte di giustizia, con sentenza nella causa C-180/06, ha spiegato che, in ordine di lettere che arrivano al domicilio del consumatore annunciando un premio in denaro, se il proponente rende chiaro di volersi impegnare a pagare la vincita a prescindere da qualsiasi comportamento del mittente, si determina un reale diritto alla vittoria che può essere fatto valere innanzi alle autorità giudiziarie presenti nel luogo di residenza del consumatore.
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Prelazione, tipi di vendita e interesse dell'alienante

20/05/2009 Con sentenza n. 23749 del 2009, la Cassazione ha spiegato che il giudice, al fine di verificare che una vendita sia in blocco (con esclusione del diritto di prelazione) oppure plurima, deve valutare se le parti abbiano o meno considerato la cessione dei vari cespiti come la vendita di un complesso unitario non frazionabile. In particolare, occorre valutare anche se l'alienante, vendendo tutti i beni di cui è proprietario nello stesso complesso, possa riuscire ad ottenere un corrispettivo...
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L'asilo non blocca l'iter d'espulsione

19/05/2009 La prima sezione civile della Cassazione, con sentenza n. 11264 del 14 maggio 2009, ha respinto il ricorso avanzato da un immigrato che aveva chiesto asilo politico contro il decreto di espulsione emesso nei suoi confronti dal Prefetto di Roma. Per la Corte, la pendenza del procedimento volto a riconoscere lo status di rifugiato politico non comportava, di per sé, l'obbligo di sospensione del procedimento di espulsione per lo straniero stante l'obbligatorietà del relativo provvedimento...
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Poco spazio? Una colpa

19/05/2009 Con sentenza n. 9542 del 22 aprile 2009, la Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dal ministero dell'Istruzione contro una condanna al risarcimento dei danni subiti da uno studente che, durante l'ora di educazione musicale, aveva avuto un infortunio riportando la rottura di due denti incisivi. I giudici di legittimità hanno spiegato che, quando un alunno si fa male nel periodo in cui è affidato alla vigilanza dell'insegnante, scatta automaticamente la presunzione di responsabilità in...
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Beni coniugali, cause al bivio

18/05/2009 Nel testo della sentenza n. 9660/09, la Cassazione ha precisato che, nelle cause relative a immobili in comunione legale, si ha un regime processuale diversificato a seconda che la contestazione abbia ad oggetto l'atto o il diritto sottesi. In particolare, nell'ipotesi in cui la decisione riguardi la validità o l'efficacia di un atto di disposizione compiuto da uno solo dei coniugi, l'azione giudiziale può essere proposta nei soli confronti di quest'ultimo. Se invece la decisione incide sul...
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Anche l'appaltante risponde per i ladri

18/05/2009 Per i giudici di Cassazione (sentenza n. 6435/09), in caso di furto in appartamento causato dall'ingresso di ladri attraverso ponteggi, è responsabile, per omissione, sia la società appaltatrice a cui spettava il potere di vigilanza e sorveglianza del cantiere, sia il condominio per non aver vigilato sull'osservanza, da parte dell'impresa appaltatrice, di tutte le precauzioni che dovevano essere prese per il montaggio dell'impalcatura.
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Non duplicabili le voci di danno

18/05/2009 Il giudice, in materia giuslavoristica, non deve mai duplicare il risarcimento del danno non patrimoniale attraverso l'attribuzione di nomi diversi a pregiudizi identici dovendo, in ogni caso, individuare il discrimine tra meri pregiudizi non risarcibili e danni che vanno risarciti all'esito di una congrua valutazione. E' quanto statuito dalla Cassazione nel testo della sentenza n. 10864 del 12 maggio scorso.
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