Bonus pubblicità 2025: prenotazione tax credit in scadenza
Pubblicato il 28 marzo 2025
In questo articolo:
- Bonus investimenti pubblicitari incrementali: come funziona e chi può accedervi
- Modalità di presentazione della “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”
- Dichiarazione sostitutiva e conferma del bonus
- Modalità di utilizzo del credito d'imposta e ripartizione delle risorse
- Settore editoria, le altre scadenze del 31 marzo 2025
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Fino al 31 marzo 2025 è possibile prenotare il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali 2025 su quotidiani e periodici, anche online (Bonus pubblicità), inviando la comunicazione per l’accesso al bonus tramite l’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione “Servizi” > “Comunicare”. L'accesso è consentito con SPID, CNS, CIE o, in alcuni casi, con Entratel/Fisconline.
Bonus investimenti pubblicitari incrementali: come funziona e chi può accedervi
Il Bonus Investimenti Pubblicitari Incrementali è un’agevolazione fiscale destinata a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che investono in pubblicità sulla stampa, sia cartacea che online. A partire dal 2023, per poter beneficiare del credito d’imposta, è necessario che l’importo degli investimenti pubblicitari superi di almeno l’1% quello dell’anno precedente. Il credito d’imposta riconosciuto è pari al 75% della spesa incrementale e viene concesso nel limite delle risorse stanziate annualmente.
Per ottenere il bonus, bisogna seguire una procedura ben definita:
- Entro marzo dell’anno di riferimento, occorre presentare la Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, che serve come prenotazione delle risorse.
- All’inizio dell’anno successivo, tra gennaio e febbraio, si deve inviare la Dichiarazione sostitutiva, attestando gli investimenti realmente effettuati.
L’importo definitivo del credito viene stabilito e pubblicato dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24, inserendo il codice tributo 6900. Se il totale delle richieste supera il fondo disponibile, le risorse vengono ripartite in modo proporzionale tra i beneficiari. È importante ricordare che il bonus rientra nei limiti degli aiuti di Stato “de minimis”, quindi non è illimitato e deve essere considerato nel quadro delle altre agevolazioni ricevute.
Caratteristiche del credito d'imposta
- Il bonus pubblicitario copre il 75% del valore incrementale degli investimenti pubblicitari effettuati esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche online.
- È disponibile fino a un massimo di 30 milioni di euro annui.
- È necessario prenotare le risorse con la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”.
Modalità di presentazione della “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”
Per richiedere il Bonus Investimenti Pubblicitari Incrementali, è necessario presentare la Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, che rappresenta una sorta di prenotazione delle risorse disponibili. La domanda deve essere trasmessa esclusivamente in modalità telematica attraverso i servizi dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando le credenziali di accesso come SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS), Carta d’Identità Elettronica (CIE) oppure, nei casi previsti, le credenziali Entratel o Fisconline. La procedura è accessibile nella sezione dedicata dell’area riservata del portale dell’Agenzia, sotto la voce “Comunicare”.
NOTA BENE: Pertanto, con riferimento al Bonus Investimenti Pubblicitari 2025, la Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta deve essere presentata dal 1° al 31 marzo 2025. La scadenza per l’invio è quindi in apertura e sarà possibile trasmettere la domanda fino alla fine del mese attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Dichiarazione sostitutiva e conferma del bonus
Dopo aver presentato la Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, i beneficiari devono completare la procedura inviando la Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati. Questo secondo invio deve essere effettuato dal 9 gennaio al 9 febbraio 2026 e serve a confermare che le spese pubblicitarie dichiarate nella prima fase sono state effettivamente sostenute nel corso del 2025 e rispettano i requisiti previsti dalla normativa. Una volta completata questa fase, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria pubblicherà l’elenco definitivo dei soggetti ammessi al bonus, con l’indicazione dell’importo effettivamente fruibile. Solo dopo questa pubblicazione sarà possibile utilizzare il credito d’imposta in compensazione tramite modello F24.
Modalità di utilizzo del credito d'imposta e ripartizione delle risorse
Una volta confermata l’ammissibilità al Bonus Investimenti Pubblicitari Incrementali, il credito d’imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite il modello F24. L’utilizzo sarà possibile a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco definitivo dei beneficiari, e dovrà essere indicato il codice tributo "6900". Inoltre, l’agevolazione è concessa nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa dell’Unione Europea sugli aiuti "de minimis".
Qualora le richieste superino il tetto massimo di 30 milioni di euro annui, il credito verrà ripartito proporzionalmente tra tutti i beneficiari, in base alla disponibilità delle risorse stanziate. Pertanto, l’importo effettivamente fruibile potrebbe risultare inferiore rispetto a quanto inizialmente richiesto, in funzione delle richieste pervenute.
Settore editoria, le altre scadenze del 31 marzo 2025
Il 31 marzo 2025 rappresenta una data chiave per il settore editoriale, anche per altre importanti scadenze:
1. Contributi diretti per l’anno 2024
Entro il 31 marzo 2025 devono essere presentate le domande per l’accesso ai contributi statali destinati a:
- imprese editrici di periodici italiani diffusi all’estero (art. 15, comma 2, lett. b, D.lgs. 70/2017);
- associazioni dei consumatori e utenti che pubblicano periodici con contenuti attinenti alla tutela del consumatore (art. 137, D.lgs. 206/2005);
- editoria speciale periodica per non vedenti e ipovedenti (art. 2, comma 1, lett. e, D.lgs. 70/2017).
2. Contributo Agcom 2025
Sempre entro il 31 marzo 2025 va versato il contributo per il funzionamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), accompagnato dalla relativa dichiarazione.
Sono tenuti al pagamento:
- operatori dei servizi media, del diritto d'autore nel digitale, delle piattaforme video e dei servizi per il contrasto alla pirateria online.
Le aliquote variano: 2‰ o 0,4‰ dei ricavi rilevanti, con esonero per chi ha un imponibile complessivo pari o inferiore a 500.000 euro.
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