Con il decreto fisco-lavoro, novità ad ampio raggio

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Con il decreto fisco-lavoro, novità ad ampio raggio

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n.301 del 20 dicembre 2021) della legge di conversione del D.L.n.146/2021 (cd. decreto "fisco-lavoro") in arrivo numerose novità  fiscali.  In tema di riscossione si rilevano – tra gli altri – l’allungamento dei tempi (fino a 180 giorni) per il pagamento, senza l'applicazione di interessi di mora, delle cartelle notificate dall’agente della riscossione tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021 nonché l’inammissibilità dell’impugnazione degli estratti di ruolo e le limitazioni all’impugnazione del ruolo e della cartella di pagamento "invalidamente notificata". Viene confermato, poi, per le rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020, l’estensione da 10 a 18 del numero di rate che, se non pagate, determinano la decadenza della dilazione concessa; per le rateizzazioni concesse dopo l'8 marzo 2020 e richieste fino al 31.12.2021, invece, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 10 rate.

Numerose, poi, le novità in materia di Iva. Dallo slittamento al 1° luglio 2022 dell’abolizione del c.d. “esterometro” al differimento (sermpre al 1° luglio 2022) dell’utilizzo dei sistemi “evoluti” di incasso ai fini dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi, dalle modiche Iva previste per le operazioni di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate da taluni enti associativi, alla proroga all'anno 2022 del divieto di fatturazione elettronica previsto per i soggetti tenuti all'invio dei dati al Sistema TS, ai fini dell'elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata. Tra le righe della nuova disposizione viene anche confermata l’abrogazione del regime del Patent box e la sostituzione dello stesso con l’opzione per una maggiore deducibilità (nella misura del 90%) dei costi di ricerca e sviluppo, sostenuti in relazione ai beni immateriali. Pertanto, i soggetti titolari di reddito d’impresa che abbiano esercitato l’opzione per il regime del Patent box prima del 22 ottobre 2021 potranno scegliere, in alternativa al regime opzionato, di aderire al nuovo regime agevolativo, previa comunicazione da inviare secondo le modalità che saranno stabilite con un apposito provvedimento delle Entrate. Ulteriore conferma ha riguardato la speciale sanatoria per chi ha indebitamente fruito del credito d’imposta R&S relativo al quinquennio 2015-2019.

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