Crediti d’imposta adeguamento tecnologico per le comunicazioni al Fisco, ci sono i codici tributo

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Crediti d’imposta adeguamento tecnologico per le comunicazioni al Fisco, ci sono i codici tributo

La risoluzione n. 2 del 5 gennaio 2018 dell’Amministrazione finanziaria istituisce i codici tributo per l'utilizzo in compensazione, mediante il modello F24, del credito d'imposta spettante per l’adeguamento tecnologico finalizzato alla trasmissione dei dati all'Agenzia delle Entrate, di cui all'articolo 21-ter del Dl 31 maggio 2010, n. 78, inserito dall'art. 4, comma 2, del Decreto legge n. 193/2016.

Il suddetto articolo 21-ter, infatti, riconosce un credito d’imposta una tantum di 100 euro, per l’adeguamento tecnologico finalizzato alla trasmissione telematica alle Entrate dei dati delle fatture emesse e ricevute (spesometro), nonché delle liquidazioni periodiche IVA.

A tali soggetti, inoltre, ai sensi del comma 3 dello stesso articolo 21-ter, Dl n. 78/2010, è riconosciuto anche un ulteriore credito d’imposta una tantum di 50 euro, nel caso in cui, sussistendone i presupposti, abbiano esercitato entro il 31 dicembre 2017 anche l’opzione per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi, di cui all’articolo 2, comma 1, del Dlgs n. 127/2015, relativa alla memorizzazione elettronica e alla trasmissione telematica al Fisco dei dati dei corrispettivi giornalieri.

Questi crediti d’imposta, in base alle richiamate disposizioni normative, sono utilizzabili esclusivamente in compensazione a decorrere dal 1° gennaio 2018.

Nuovi codici tributo

Per tali ragioni, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con la risoluzione n. 2/E/2018 ad istituire i codici tributo per consentire l’utilizzo in compensazione, tramite il modello F24, dei crediti d’imposta suddetti.

I codici tributo da utilizzare sono:

  • il codice “6881” per il credito d’imposta di 100 euro

e

  • il codice “6882” per quello di 50 euro.

I due crediti d’imposta sono cumulabili tra loro e possono essere utilizzati, a decorrere dal 1° gennaio 2018, esclusivamente in compensazione in F24.

Il modello F24 deve essere presentato solo attraverso i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia (Entratel o Fisconline), pena il rifiuto dell’operazione di versamento, per consentire all’Amministrazione finanziaria di verificare che l’utilizzo dei crediti d’imposta avvenga entro i limiti d’importo stabiliti.

Se il credito utilizzato dallo stesso soggetto risulta superiore all’importo massimo stabilito, il modello F24 che ha determinato il superamento del limite viene scartato.

Allegati Links Anche in
  • eDotto.com – Edicola del 5 dicembre 2017 - Spesometro 2017 bocciato da un sondaggio: troppo oneroso – Moscioni

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