Fondo transizione industriale, al via l'apertura dello sportello per le domande

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Fondo transizione industriale, al via l'apertura dello sportello per le domande

Definiti i termini di apertura e chiusura dello sportello per le richieste di agevolazione a valere sul Fondo Transizione industriale disciplinato dal decreto interministeriale del 21 ottobre 2022.

Si partirà da martedì 10 ottobre e fino al 12 dicembre 2023: in questo lasso temporale, le imprese impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici potranno concorrere ad ottenere i contributi del Fondo per il sostegno alla transizione industriale istituito dalla Legge n. 234/2021 (legge di bilancio 2022).

Fondo per il sostegno alla transizione industriale, cos’è

L’obiettivo del Fondo per il sostegno alla transizione industriale è quello di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

L’operatività del Fondo è stata disciplinata dal decreto ministeriale 21 ottobre 2022 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro della transizione ecologica.

Con il più recente provvedimento del Direttore per gli incentivi alle imprese del 30 agosto 2023, invece, sono stati definiti i termini e modalità di presentazione delle domande attraverso l’apertura di uno sportello finalizzato al sostegno di programmi di investimento per la tutela ambientale operante attraverso una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie delle domande presentate.

NOTA BENE: In sede di prima attuazione dello sportello sono stati previsti fondi pari a 300 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo. Un importo pari a 150 milioni di euro è riservato alle imprese energivore.

Chi può rivolgersi al Fondo transizione industriale

Le agevolazioni del Fondo sono rivolte alle imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull'intero territorio nazionale che realizzano programmi di investimento volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.

Si tratta, in primo luogo, di imprese che operano nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007.

Alle imprese energivore è destinato il 50% dell’ammontare complessivo delle risorse annualmente destinate al Fondo.

Le imprese, al momento di presentazione della domanda, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  • non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.

Nello specifico, le imprese suddette per beneficiare delle agevolazioni devono presentare programmi di investimento che devono essere volti a perseguire, almeno una delle seguenti finalità:

  1. conseguimento nell’ambito dell’unità produttiva oggetto di intervento di una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa;
  2. uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate, nell’unità produttiva oggetto dell’intervento;
  3. cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo dell’unità produttiva oggetto dell’investimento, attraverso l’implementazione di soluzioni e tecnologie atte a consentire una maggiore efficienza energetica ovvero attraverso il riciclo e il riuso di materiali produttivi, di materie prime e riciclate.

ATTENZIONE: I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 2% rispetto alla situazione precedente all’intervento.

Per le imprese energivore il programma deve prevedere la realizzazione di interventi ulteriori rispetto a quelli realizzati in adempimento degli obblighi normativi.

I programmi di investimento, inoltre, devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo e prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro.

I progetti devono essere realizzati entro trentasei mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro tale termine dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto dei programmi di sviluppo agevolato.

Fondo transizione industriale, le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo a fondo perduto, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6: “Aiuti a favore della decarbonizzazione» del “Quadro temporaneo”.

La misura delle agevolazioni varia a seconda della finalità che l’impresa si propone di perseguire.

Nello specifico, con riferimento agli investimenti relativi all’introduzione di misure tese al miglioramento dell’efficienza energetica, sono concesse agevolazioni, pari:

  • al 30% delle spese ammissibili, con maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese oltre a maggiorazioni del 15% per investimenti effettuati nelle zone meno sviluppate del Paese.

Con riferimento agli investimenti relativi all’installazione di impianti da autoproduzione, sono concesse agevolazioni, pari:

  • al 45% per gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;
  • al 30% per qualsiasi altro investimento, con maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.

Infine, con riferimento agli investimenti relativi all’introduzione di misure tese ad un uso efficiente delle risorse, sono concesse agevolazioni, pari:

  • al 40% delle spese ammissibili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c (zone meno sviluppate del Paese).

NOTA BENE: Per quanto concerne gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo, le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto ed il valore dell’intensità è disciplinata dalla carta degli aiuti a finalità regionale in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti e della zona oggetto di investimento.

Transizione industriale, apertura sportello per le domande

Come anticipato è stato il decreto direttoriale del 30 agosto 2023 a definire i termini e le modalità di presentazione delle domande, fissando l’apertura dello sportello telematico.

La domanda di agevolazioni deve essere presentata esclusivamente in via elettronica, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione nella competente sezione del sito internet del Soggetto gestore (www.invitalia.it).

SCADENZA: Si potrà procedere a partire dalle ore 12.00 del giorno 10 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del giorno 12 dicembre 2023.

Invitalia provvederà, con congruo anticipo rispetto alla predetta data di apertura dello sportello, a rendere disponibile nel proprio sito internet lo schema in base al quale deve essere redatta la domanda e la documentazione da allegare alla stessa.

Per accedere alla piattaforma informatica, il rappresentante legale dell’impresa richiedente deve procedere con l’identificazione e l’autenticazione dell’impresa richiedente tramite SPID, Carta nazionale dei servizi o Carta di Identità Elettronica.

Per la compilazione della domanda di agevolazione è richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata attiva.

NOTA BENE: Ogni impresa può presentare, con riferimento alla singola unità produttiva, una sola domanda di agevolazione; è ammessa la presentazione da parte della singola impresa di più domande di agevolazione purché riferite a diverse unità produttive e a condizione che gli investimenti richiesti alle agevolazioni nell’ambito della singola domanda rispettino i requisiti dimensionali previsti.

Formazione della graduatoria e punteggi

E’ prevista una procedura valutativa a graduatoria finalizzata a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento.

Decorso il termine finale per la presentazione delle domande di agevolazione, Invitalia procede a formare, sulla base dei punteggi attributi ai singoli programmi di investimento, una graduatoria funzionale a determinare l’ordine per l’avvio delle attività istruttorie di competenza.

Il punteggio attribuibile a ciascun programma di investimento è determinato sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti in uno o più dei seguenti ambiti ambientali:

  • risparmio energetico;
  • produzione di energia da fonti rinnovabili o cogenerazione oppure di idrogeno rinnovabile, per autoconsumo;
  • risparmio della risorsa idrica;
  • risparmio di materie prime e semilavorati;
  • riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.

NOTA BENE: ai suddetti punteggi si potranno applicare delle maggiorazioni a seconda che il programma di investimento consenta un risparmio energetico pari o superiore ad una certa percentuale.

ATTENZIONE: Entro 30 giorni dal termine finale per la presentazione delle domande di agevolazione, verrà pubblicata la graduatoria sulla competente sezione dei siti internet di Invitalia e del MIMIT.
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