Giustizia amministrativa: primo schema per la riforma

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E' stato messo a punto dalla commissione del Consiglio di Stato, incaricata dal Governo, lo schema di riforma del processo amministrativo. Il Governo - si ricorda - con la Legge 69/2009 aveva ricevuto la delega per adottare, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per il riassetto del processo amministrativo.

La bozza di riforma prevede, in primo luogo, l'istituzione di sezioni stralcio che avranno la funzione di smaltire il grande arretrato nei Tribunali amministrativi. Tra le altre novità, gli interessati potranno proporre l'azione di risarcimento per lesione di interessi legittimi anche in via autonoma rispetto all'impugnativa dell'atto. Qualora il giudice amministrativo intervenga in sede cautelare, poi, lo stesso dovrà valutare l'apprezzabilità delle esigenze del ricorrente e, se le stesse siano tutelabili con una sollecita decisione di merito, fisserà, con l'ordinanza di sospensiva, anche la data di discussione nel merito. Introdotta, in caso di eccezionale gravità ed urgenza, anche la possibilità di presentare una richiesta cautelare ante causa. In appello, potranno essere proposti motivi aggiuntivi se il ricorrente venga a conoscenza di documenti non prodotti dalle altre parti in primo grado. Per i ricorsi in materia di elezioni politiche sarà competente in primo grado il Tar Lazio, mentre in appello il Consiglio di stato.

Lo schema del codice della giustizia amministrativa è attualmente sottoposto alle osservazioni delle associazioni dei magistrati Tar e del Consiglio di stato, nonché delle associazioni di professori e avvocati di diritto amministrativo, del Cnf e dell'Oua. Il testo definitivo sarà poi spedito al Governo che dovrà emanarlo entro luglio.
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