Incentivi all’autoimpiego di giovani under 35: firmato il decreto
Pubblicato il 14 luglio 2025
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È imminente la pubblicazione del decreto attuativo per gli incentivi all’autoimpiego del decreto Coesione. Ad annunciarlo è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con notizia del 12 luglio 2025.
Il decreto è stato firmato da Ministro del Lavoro Marina Calderone di concerto con il Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione Tommaso Foti e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Ora passa al vaglio degli organi di controllo.
Si attuano così le disposizioni del decreto Coesione (articoli 17 e 18 del D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni dalla legge 4 luglio 2024, n. 95), che prevedono incentivi per l’autoimpiego, lavoro autonomo e professionale.
Il provvedimento stanzia complessivamente 800 milioni di euro, destinati dal Governo a sostenere i giovani nella costruzione di percorsi di inserimento lavorativo e inclusione attiva, attraverso specifiche misure rivolte all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali.
Di queste risorse 700 milioni provengono dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e i restanti 100 milioni dal PNRR, all’interno del programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).
Gli articoli 17 e 18 del decreto Coesione (D.L. n. 60/2024) recano due importanti misure di incentivo all’autoimpiego: una destinata al Centro-Nord (art. 17) e l’altra al Mezzogiorno e alle aree terremotate (art. 18, "Resto al Sud 2.0").
Le due misure agevolative condividono struttura e obiettivi, ma differiscono per territorialità (Centro-Nord vs Sud e aree terremotate) e intensità degli incentivi.
Incentivo all’autoimpiego per il Centro e Nord Italia
L’articolo 17 del decreto Coesione reca misure per l'autoimpiego nelle regioni del Centro e del Nord Italia.
Sono destinatari dei finanziamenti i giovani sotto i 35 anni che rientrano in almeno una di queste categorie:
- soggetti in condizione di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione;
- inoccupati, inattivi o disoccupati;
- beneficiari del programma GOL.
Sono ammesse a finanziamento le attività autonome, imprenditoriali o libero-professionali in forma:
- individuale (con partita IVA e, se necessario, iscrizione all’albo),
- collettiva (società di persone, di capitali, cooperative o società tra professionisti),
ivi comprese quelle che prevedono l'iscrizione ad ordini o collegi professionali.
Gli incentivi economici per l'avvio delle attività sono concessi in regime de minimis e fruibili in alternativa, nei seguenti tre modi:
Tipologia |
Importo investimento |
Contributo |
a) Voucher di avvio |
max €30.000 (€40.000 se innovativi/green) |
100% voucher non rimborsabile |
b) Contributo fondo perduto |
≤ €120.000 |
fino al 65% dell’investimento |
c) Contributo fondo perduto |
€120.001 – €200.000 |
fino al 60% dell’investimento |
Sono ammissibili a finanziamento anche le iniziative di erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l'avvio delle attività nonchè quelle di tutoraggio, finalizzato all'incremento delle competenze.
Gli incentivi sono cumulabili con la NASpI liquidata in unica soluzione e sono compatibili con l'indennità percepita per il Supporto per la formazione e il lavoro.
Resto al SUD 2.0
L’articolo 18 del decreto Coesione istituisce la misura agevolativa denominata «Resto al SUD 2.0».
Le agevolazioni sono circoscritte ai territori di cui al primo periodo del comma 1 dell’articolo 1 del decreto-legge n. 91 del 2017, vale a dire alle regioni del Mezzogiorno e all’aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 (Abruzzo) e del 2016 (Lazio, Marche, Umbria).
Anche in questo caso, sono destinatari della misura i giovani under 35 che rientrano in almeno una delle seguenti categorie:
- soggetti in condizione di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione, come definite dal Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021–2027;
- inoccupati, inattivi o disoccupati;
- disoccupati inseriti nel programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).
Sono ammessi al finanziamento i progetti per l’avvio di attività di lavoro autonomo e attività libero-professionali, sia in forma individuale che collettiva.
Le tipologie di intervento previste sono tre: formazione e accompagnamento, tutoraggio e incentivi finanziari.
Gli incentivi di natura economica sono concessi in regime de minimis (aiuti di Stato), sono alternativi fra loro e sono i seguenti:
Tipologia |
Importo investimento |
Contributo |
a) Voucher di avvio |
max €40.000 (€50.000 se innovativi/green) |
100% voucher non rimborsabile |
b) Contributo fondo perduto |
≤ €120.000 |
fino al 75% dell’investimento |
c) Contributo fondo perduto |
€120.001 – €200.000 |
fino al 70% dell’investimento |
Gli incentivi sono cumulabili con la NASpI liquidata in unica soluzione e sono compatibili con l'indennità percepita per il Supporto per la formazione e il lavoro.
Sostegno all’imprenditorialità giovanile: finalità del Governo
“Si tratta di un’azione di sistema mirata a incrementare la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro, con particolare attenzione ai Neet e ai disoccupati – ha dichiarato il Ministro Calderone –. L’obiettivo è promuovere idee imprenditoriali valide, sostenere nuove iniziative di lavoro autonomo, professionale e imprenditoriale, attraverso percorsi di formazione, tutoraggio e contributi per l’avvio delle attività. Un intervento che favorisce anche il ricambio generazionale e valorizza l’intraprendenza, le competenze e il lavoro di qualità, indipendentemente dalla forma giuridica adottata”.
Il Ministro Foti ha aggiunto: “Il Governo Meloni ha destinato 800 milioni di euro a misure per l’inclusione attiva e l’inserimento lavorativo dei giovani, sostenendo l’avvio di attività autonome, imprenditoriali e libero-professionali. Di questi, 700 milioni provengono dal Fondo Sociale Europeo Plus, mentre 100 milioni sono stanziati dal PNRR, attraverso il programma GOL. L’iniziativa si rivolge ai giovani tra i 18 e i 35 anni in situazione di disoccupazione, inattività o fragilità sociale. Grazie a queste risorse, sarà possibile offrire percorsi formativi e accompagnamento, in collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito, per trasformare idee e ambizioni in progetti concreti di lavoro e autonomia”.
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