Processo tributario: onere della prova dopo la riforma fiscale
Pubblicato il 04 settembre 2025
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Il Dipartimento della Giustizia Tributaria del ministero dell'Economia e Finanze ha pubblicato un nuovo numero della rivista Tax Justice, dal titolo "La prova nel processo tributario dopo la riforma fiscale: giurisprudenza a confronto nell’interpretazione dell’art. 7, comma 5-bis".
La prova nel processo tributario dopo la riforma fiscale: analisi giurisprudenziale
Il documento, datato settembre 2025 e disponibile sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), offre un'analisi dettagliata delle principali sentenze emesse dalla Corte di Cassazione e dalle Corti di giustizia tributaria, evidenziando il dibattito giuridico in corso sugli effetti della riforma dell'onere della prova nel processo tributario.
In particolare, vengono esplorate le diverse interpretazioni e applicazioni della riforma introdotta dalla Legge n. 130 del 2022, che ha modificato il sistema probatorio nel contenzioso tributario.
La riforma dell'onere della prova
La Legge n. 130 del 2022, come detto, ha introdotto il comma 5-bis nell'articolo 7 del Decreto Legislativo n. 546/1992, apportando modifiche significative alla gestione dell'onere della prova nel processo tributario.
Con l'introduzione di questo comma, l'amministrazione fiscale è ora tenuta a provare le violazioni contestate, mentre il contribuente ha l'onere di fornire le prove necessarie per la richiesta di rimborso, quando non legata a un accertamento impugnato. Questa riforma ha l'obiettivo di semplificare il contenzioso fiscale e ridurre l'inversione dell'onere della prova che, in passato, aveva creato disparità tra le parti.
Il dibattito giurisprudenziale
Nel documento Tax Justice viene approfondito l'intenso dibattito giuridico che ha accompagnato l'introduzione della riforma, con un confronto tra la giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione e le nuove interpretazioni delle Corti di merito.
Se da un lato la Corte di Cassazione ha confermato l'onere probatorio a carico dell'amministrazione, le Corti di giustizia tributaria hanno mostrato una varietà di approcci, con alcune che hanno adottato una lettura innovativa, alleggerendo il peso probatorio per i contribuenti.
Le sentenze esaminate
Il report esamina una serie di sentenze emesse nei primi mesi del 2025, selezionando quelle più rappresentative delle tendenze giuridiche emergenti.
I casi trattati comprendono temi come l’imponibilità di operazioni internazionali, la legittimità dei contributi consortili e la verifica delle agevolazioni fiscali, evidenziando come la riforma abbia influito sulle decisioni dei tribunali. La continua evoluzione dell'interpretazione delle norme probatorie, alla luce della riforma, è oggetto di una riflessione critica all'interno del documento.
L'innovazione introduce maggiore coerenza
L'innovazione principale della riforma riguarda l'instaurazione di un sistema probatorio più rigoroso a carico dell'amministrazione finanziaria, che deve fornire prove più dettagliate e puntuali. Tuttavia, alcune presunzioni legali continuano a gravare sul contribuente.
Le sentenze analizzate nel documento evidenziano come questo nuovo sistema stia contribuendo a una maggiore certezza nel contenzioso tributario, con un bilanciamento più equo tra le parti.
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