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Giuseppe Moschella
Giuseppe Moschella si è laureato in Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari presso l’Università di Napoli, lavora nel campo della consulenza fiscale e tributaria da oltre 12 anni. Ha conseguito l’abilitazione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile maturando esperienza come revisore degli Enti Locali. Durante gli anni si è specializzato sulle diverse tematiche fiscali/tributarie, nella consulenza alle PMI e agli Enti No Profit occupandosi anche di finanziamenti europei. Parallelamente all’attività di Dottore Commercialista ha iniziato nel 2008 l’attività editoriale collaborando con alcune redazioni e società di consulenza e formazione. Interessato alla normativa fiscale e tributaria, segue costantemente la materia e le sue frequenti evoluzioni. Nella Redazione della Testata giornalistica eDotto si occupa della redazione di articoli, circolari operative, approfondimenti e guide operative fiscali e tributarie.
Tutta la redazione Edotto vanta una specializzazione comprovata nell'ambito dell’informazione tecnico-normativa per Professionisti, Associazioni ed Aziende. Informa, ogni giorno, gli oltre 53000 utenti attraverso le 20 linee editoriali con aggiornamento quotidiano, settimanale, quindicinale e mensile. Pubblica - sul portale www.edotto.com - articoli, approfondimenti e prontuari.
Start-up innovative: modifiche alla disciplina
Il D.L. n. 3 del 24.01.2015, convertito con la Legge n. 33 del 24.03.2015, ha introdotto alcune modifiche alla disciplina delle start-up innovative, ampliando la durata del regime e la portata delle agevolazioni. Tra le modifiche, vi è l'incremento del limite temporale entro il quale si mantiene lo status di start-up innovativa: si passa dai 48 ai 60 mesi. Altra novità riguarda l’eliminazione (per effetto dell’art. 4, comma 11, lettera a,) del riferimento alla forma giuridica di società di diritto italiano o di Societas Europea, residente in Italia, ai fini delle imposte sui redditi. Ulteriore modifica riguarda il requisito della territorialità. In base alla nuova disposizione (introdotta dall'art. 4, comma 11, lettera b), possono assumere la qualifica di start-up innovative le società residenti in Italia ai sensi dell’art. 73 del TUIR, o in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in Stati aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo (SEE), purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia.