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Rossella Schiavone
Rossella Schiavone
Funzionario dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, part-time autorizzata alla libera professione.
Laureata in Consulenza del lavoro, esperta di Diritto del lavoro privato e pubblico, di Privacy nel rapporto di lavoro e Controllo dei lavoratori.
Collaboratrice attiva di numerose testate specialistiche, è stata relatrice con molti anni di esperienza in master di aggiornamento, convegni, seminari, corsi di formazione, percorsi di aggiornamento dei Consulenti del Lavoro e corsi di aggiornamento di Amministrazione del personale nel mondo del lavoro privato e per funzionari della Pubblica Amministrazione.
Autrice di numerosi ebook, saggi e monografie nonché collaboratrice del “Codice Commentato del Lavoro” inerente la privacy nel rapporto di lavoro ed il controllo dei lavoratori.
Nella Redazione Edotto ha elaborato articoli, speciali di approfondimento, ebook, schede specialistiche e guide operative sui temi di specializzazione.
Mancato pagamento delle retribuzioni. Conseguenze per il datore
A causa della crisi economica e finanziaria, sempre più spesso le aziende si trovano nell’impossibilità di pagare le retribuzioni dovute ai propri dipendenti ed i contributi previdenziali ed assistenziali. Con il presente contributo si analizzano le possibili conseguenze civili e penali per il datore di lavoro.Mancato pagamento della retribuzione. Opzioni del lavoratore
Una delle prime conseguenze della crisi economica e finanziaria delle aziende è la difficoltà, per queste, di far fronte al pagamento delle retribuzioni dovute ai propri dipendenti. Tanto il mancato che il ritardato pagamento delle retribuzioni, comporta una rottura dei rapporti tra datore di lavoro e lavoratore. Con il presente contributo si analizzano le opzioni a disposizione del prestatore di lavoro.Prescrizione dei diritti di riscatto e trasferimento ai Fondi pensione
La perdita dei requisiti di partecipazione prima del pensionamento dà luogo alla possibilità di riscattare o trasferire la posizione e, nel caso di specie, la prescrizione è decennale. Tuttavia, nel caso in cui il Fondo Pensione abbia inserito nel proprio Statuto la previsione del mantenimento automatico della posizione, i diritti dell’aderente non si prescrivono neppure dopo dieci anni di inerzia.Le conciliazioni a seguito di licenziamento che convivono dopo il nuovo contratto a tutele crescenti
Dall’entrata in vigore della conciliazione prevista dall’art. 6, D.Lgs. n. 23 del 4 marzo 2015, a seguito di licenziamento di lavoratori a cui si applica il contratto a tutele crescenti, diverse sono le tipologie di conciliazione in materia che convivono nel nostro ordinamento.Il congedo straordinario biennale non retribuito per gravi motivi
Ai sensi dell’art. 4, comma 2, Legge n. 53/2000, i dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati possono richiedere, per gravi e documentati motivi familiari, un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a due anni. Il DM n. 278/2000 costituisce il regolamento di attuazione della norma.