Anomalie ISA 2023: come consultarle e mettersi in regola

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Se i dati ISA trasmessi con la dichiarazione dei redditi 2023 contengono un’incongruenza, un’omissione o anche una semplice svista, potrebbero attivare un alert nei sistemi dell’Agenzia delle Entrate. Ma attenzione: non si tratta di una contestazione formale, bensì di un invito al dialogo.

Con il provvedimento n. 305720 del 24 luglio 2025, l’Agenzia ha stabilito le modalità operative con cui comunicherà ai contribuenti – in particolare a lavoratori autonomi e imprese di minori dimensioni – le anomalie rilevate nei dati dichiarati ai fini degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) per il periodo d’imposta 2023.

L’obiettivo? Favorire la regolarizzazione spontanea, prevenire i contenziosi e incentivare un rapporto di collaborazione trasparente tra contribuente e Fisco.

La comunicazione delle anomalie consente, infatti, al contribuente di:

  • verificare gli scostamenti riscontrati,
  • regolarizzare la propria posizione mediante ravvedimento operoso,
  • oppure fornire chiarimenti tramite canali telematici.

Vediamo ora dove si trovano le anomalie, come vengono individuate e quali strumenti si possono usare per rispondere.

Quadro normativo: comunicazioni per stimolare l’adempimento spontaneo

La possibilità per l’Agenzia delle Entrate di comunicare al contribuente le anomalie riscontrate nei dati ISA trova fondamento nell’articolo 1, comma 636, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di Stabilità 2015). Questa norma stabilisce che, con apposito provvedimento del Direttore dell’Agenzia, vengano definite le modalità di messa a disposizione degli elementi e delle informazioni fiscali rilevanti ai fini del controllo e della compliance, non solo per il contribuente ma anche per la Guardia di Finanza.

Tali comunicazioni si inseriscono in un’ottica di collaborazione preventiva, con tre finalità principali:

  1. semplificare gli adempimenti tributari, agevolando la comprensione delle proprie posizioni fiscali;
  2. favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, riducendo la necessità di interventi repressivi;
  3. stimolare il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, anche in via anticipata rispetto alle scadenze ordinarie.

Nel caso specifico del periodo d’imposta 2023, con il provvedimento n. 305720 del 24 luglio 2025, sono state individuate le anomalie nei dati rilevanti ai fini degli ISA, anche grazie all’incrocio con diverse fonti informative dell’Anagrafe tributaria: dalle Certificazioni Uniche ai contratti di locazione, dai modelli Redditi ai modelli ISA di anni precedenti.

Quali informazioni riceve il contribuente: anomalie segnalate e risposte tracciabili

Nello specifico, gli elementi che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti soggetti agli ISA per il periodo d’imposta 2023 sono:

  • le comunicazioni relative a possibili omissioni o anomalie nei dati dichiarati per l’applicazione degli ISA. Si tratta di segnalazioni che evidenziano eventuali discrepanze rispetto a quanto risultante da altre fonti disponibili all’Amministrazione;
  • le risposte eventualmente inviate per chiarire o giustificare le anomalie rilevate, anche tramite l’intermediario di fiducia. Queste risposte vengono gestite esclusivamente attraverso un apposito software telematico messo a disposizione dall’Agenzia.

Tutte le informazioni sono raccolte in un’unica area riservata, così da offrire al contribuente una visione completa e aggiornata della propria posizione e delle eventuali interazioni avute con l’Amministrazione in merito agli ISA 2023.

Dove consultare le comunicazioni: il ruolo del Cassetto fiscale e degli intermediari

Le informazioni relative alle anomalie ISA 2023 sono rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate direttamente nel Cassetto fiscale del contribuente, nella sezione dedicata “Consultazioni - ISA/studi di settore - Comunicazioni anomalia”. Si tratta dell’area riservata del sito dell’Agenzia, accessibile con credenziali SPID, CIE, CNS oppure, dove previsto, con Entratel/Fisconline.

Anche gli intermediari incaricati, come commercialisti o CAF, possono consultare queste informazioni, ma solo se hanno ricevuto una delega preventiva dal contribuente. Inoltre, se in sede di dichiarazione dei redditi 2023 il contribuente ha scelto di autorizzare l’invio delle comunicazioni all’intermediario e quest’ultimo ha accettato, l’Agenzia provvederà a trasmettere direttamente le segnalazioni anche tramite il canale Entratel.

Per rendere più efficace e tempestiva la comunicazione, l’Agenzia invia un avviso personalizzato all’interno dell’area riservata del contribuente. Se l’utente ha registrato il proprio indirizzo e-mail o PEC e autorizzato l’uso per notifiche relative allo stato delle richieste, riceverà anche un messaggio automatico che segnala la pubblicazione della comunicazione. Importante sottolineare che il messaggio non contiene dettagli sulle anomalie, ma invita semplicemente a consultare il Cassetto fiscale.

Le PEC utilizzate dall’Agenzia per inviare questi avvisi partono esclusivamente da due caselle istituzionali:

  • complianceISA1@pec.agenziaentrate.it
  • complianceISA2@pec.agenziaentrate.it

Tali indirizzi, consultabili pubblicamente, sono di tipo no-reply, quindi non possono essere utilizzati per rispondere.

NOTA BENE: Eventuali chiarimenti o repliche dovranno essere trasmessi esclusivamente attraverso il Software di compilazione anomalie 2025, disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia. Le risposte inviate saranno poi archiviate e visualizzabili nella stessa sezione del Cassetto fiscale, insieme alle segnalazioni ricevute.

Come rispondere alle anomalie: software dedicato

Nel caso in cui il contribuente ritenga che l’anomalia segnalata dall’Agenzia delle Entrate sia frutto di dati incompleti o circostanze non note all’Amministrazione, ha la possibilità di fornire chiarimenti, elementi integrativi o giustificazioni. Per farlo, dovrà utilizzare esclusivamente il “Software di compilazione anomalie 2025”, disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia.

Questo strumento informatico consente di:

  • compilare una risposta personalizzata con tutte le informazioni ritenute utili alla comprensione del caso;
  • trasmettere in modo sicuro e tracciabile tali elementi all’Agenzia;
  • garantire uniformità nella gestione delle comunicazioni, evitando canali impropri o non ufficiali.

Anche gli intermediari incaricati (se autorizzati dal contribuente) potranno utilizzare lo stesso software per trasmettere chiarimenti in sua vece, sempre con riferimento alle comunicazioni di anomalia ricevute.

Una volta inviata la risposta, questa sarà archiviata automaticamente nella sezione dedicata del Cassetto fiscale, dove resterà consultabile insieme alla comunicazione originaria. Questo processo assicura trasparenza, ordine documentale e un canale diretto di interazione tra contribuente e Agenzia, nel pieno rispetto delle regole e delle tempistiche fiscali.

Regolarizzare gli errori: il ravvedimento operoso come strumento di compliance

Se, a seguito della comunicazione ricevuta, il contribuente riconosce che l’anomalia segnalata è effettivamente fondata, ha la possibilità di intervenire in modo tempestivo per correggere la propria posizione. In questi casi, il sistema prevede una modalità agevolata di regolarizzazione: il ravvedimento operoso.

Attraverso questo istituto, il contribuente può:

  • presentare una dichiarazione integrativa, con i dati ISA corretti e aggiornati;
  • sanare eventuali errori od omissioni nei modelli già trasmessi, allineandoli alle evidenze riscontrate;
  • beneficiare di una riduzione delle sanzioni, secondo quanto previsto dall’articolo 13 del Decreto legislativo 472/1997.

Il ravvedimento operoso rappresenta un’opportunità concreta per chi intende mettersi in regola prima di eventuali accertamenti formali, dimostrando spirito collaborativo e volontà di correttezza nei confronti dell’Amministrazione finanziaria.

In questo modo, il contribuente non solo riduce i rischi di contenzioso, ma contribuisce anche a costruire un rapporto di maggiore fiducia e trasparenza con il Fisco, nel pieno rispetto degli obblighi dichiarativi.

NOTA BENE: Le nuove modalità di comunicazione delle anomalie ISA rappresentano un passo avanti verso un sistema fiscale più trasparente e digitale. Pertanto, per i contribuenti e i professionisti è fondamentale consultare tempestivamente il proprio Cassetto fiscale, analizzare le eventuali segnalazioni e agire per tempo.
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