Fatturazione elettronica, nessun vantaggio per gli agricoltori. Difficoltà tecniche per il portale Cndcec

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Fatturazione elettronica, nessun vantaggio per gli agricoltori. Difficoltà tecniche per il portale Cndcec

In Commissione Finanze alla Camera, il sottosegretario all'economia, Alessio Villarosa, ha risposto al question time n. 5-01132 del 19 dicembre, sollecitato da una interrogazione parlamentare con la quale si chiedeva al Governo di adottare possibili misure per ridurre l’impatto dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica (dal 1° gennaio 2019) sugli imprenditori agricoli, soprattutto per ciò che riguarda la riduzione dei costi e dei tempi per ottemperare agli adempimenti previsti, eventualmente prevedendo un adeguato periodo transitorio.

Il sottosegretario, dopo aver ricordato quali sono i casi di esenzione dall'obbligo di e-fattura espressamente previsti dalla normativa in vigore (contribuenti minimi, forfetari e imprese agricole di piccole dimensioni) e come l'obbligo del nuovo sistema di fatturazione non rappresenti un aggravio di costi per gli operatori economici e i consumatori, ha escluso un trattamento differenziato per gli agricoltori.

Secondo Villarosa, infatti, “l’entrata in vigore differenziata per operatori Iva indurrebbe elementi di notevole complessità per gli operatori stessi nella gestione quotidiana delle fatture e, quindi, nei processi amministrativi e contabili ad esse strettamente correlati, con la necessità di individuare, di volta in volta, se il soggetto emittente ovvero quello ricevente rientri nelle categorie per le quali decorre l'obbligo, nonché trattare alcune fatture come elettroniche e altre come analogiche. Inoltre, un eventuale rinvio, anche parziale, escludendo alcuni settori d'impresa, comporterebbe una riduzione del gettito stimato derivante dall'introduzione di tale adempimento, e pertanto, necessiterebbe di copertura finanziaria”.

Nonostante ciò, il Governo si dice pronto ad apportare le giuste modifiche al sistema, qualora alcune categorie professionali dovessero riscontrare - durante la fase di avvio della fatturazione elettronica - difficoltà e maggiorazioni di costo per la gestione dell'e- fattura, così come strutturata attualmente.

FAQ Agenzia Entrate

L’Agenzia, al fine di chiarire alcuni aspetti ancora dubbi della fatturazione elettronica, ha pubblicato nell’apposita sezione del proprio sito web alcune risposte alla domande più frequenti sollevatele sull’argomento (FAQ del 27 novembre 2018).

In particolare, l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che:

  • eventuali contestazioni sul contenuto della fattura devono avvenire fuori dal Sistema di interscambio. La fattura elettronica non apporta modifiche alle possibili contestazioni che possono insorgere tra cliente e fornitore nell’ambito delle ordinarie contrattazioni commerciali, pertanto nel caso in cui il cessionario riceva una fattura elettronica per una partita di merce mai ricevuta potrà rifiutarla o contestarla comunicando direttamente con il cedente (via email, telefono ecc..), perché non è possibile veicolare alcun tipo di comunicazione di rifiuto o contestazione attraverso il canale del SdI;
  • per le operazioni fuori campo Iva (cosiddette operazioni “monofase”) non esiste alcun obbligo di procedere alla emissione della fattura elettronica. Le regole tecniche stabilite dal provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate del 30 aprile 2018 consentono di gestire l'emissione e la ricezione via SdI anche di fatture elettroniche «fuori campo IVA» con il formato XML;
  • se le fatture elettroniche sono trasmesse con la partita Iva del cliente che si rivela successivamente inesistente o cessata, nel primo caso, il sistema di interscambio scarterà la fattura poiché non conforme alle prescrizioni dell'articolo 21 del Dpr n. 633/72, nel secondo caso, invece, il SdI a fronte di una partita Iva cessata ma esistente in anagrafe tributaria, non procederà allo scarto della fattura elettronica ma sulla stessa potranno scattare controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate per riscontrare la veridicità dell'operazione.

Cndcec: portale “HUB B2B2” ancora non funzionante

Il portale per la fatturazione elettronica del Cndcec, che doveva essere disponibile per gli iscritti all’Albo dal 18 dicembre 2018, ancora non funziona.

Unimatica, la società aggiudicataria della gara per la gestione del portale “HUB B2B2”, comunica che, a causa di un problema tecnico relativo al servizio, non è stato ancora possibile procedere con l’invio ai commercialisti delle Pec con le credenziali per registrarsi e accedere alla piattaforma.

Il Consiglio nazionale dei commercialisti non ha alcuna responsabilità per il gravissimo imprevisto, ma si è comunque attivato immediatamente, chiedendo ripetutamente ad Unimatica una veloce risoluzione del problema ed esprime il proprio rammarico per l’accaduto, che tante difficoltà sta causando ai propri iscritti e ai loro clienti.

Allegati Anche in
  • eDotto.com – Edicola del 12 dicembre 2018 - Fatturazione elettronica. Portale Cndcec dal 18 dicembre – G. Lupoi

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