Il danno all'immagine per illegittimo protesto va dimostrato

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Con sentenza n. 15224 depositata lo scorso 23 giugno, la Cassazione si è pronunciata sulla domanda di risarcimento per danno all'immagine avanzata da una donna, cliente di una banca, nei cui confronti erano stati illegittimamente protestati degli assegni bancari.

In favore della ricorrente i giudici di merito avevano già riconosciuto un risarcimento di 10 milioni di lire per l'illegittimo protesto ma avevano respinto le richieste in ordine al danno da reputazione, in quanto non provato. Per questo la domanda era stata riproposta in sede di legittimità. 

Sul punto, i giudici di legittimità hanno spiegato che anche se la semplice illegittimità del protesto costituisce un indizio in ordine all'esistenza di un danno alla reputazione, la stessa “non è di per sé sufficiente per la liquidazione del danno medesimo, essendo necessarie la gravità della lesione e la non futilità del pregiudizio conseguente; elementi, questi, che possono esser provati anche mediante presunzioni semplici, fermo però restando l'onere del danneggiato di allegare gli elementi di fatto dai quali possa desumersi l'esistenza e l'entità del pregiudizio”.
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