Patrimonio Destinato presto operativo, dal MEF prima tranche di risorse

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Patrimonio Destinato presto operativo, dal MEF prima tranche di risorse

Un passo avanti verso l’operatività di Patrimonio Rilancio, anche noto come Patrimonio Destinato, si è fatto il 18 maggio 2021, con l’approvazione della proposta di costituzione da parte del Consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti; tale proposta sarà ora sottoposta alla delibera dell’Assemblea degli azionisti convocata per il 26 e 27 maggio 2021.

Lo strumento verrà gestito nell’ambito di un patrimonio destinato del tutto autonomo e separato da quello di CDP.

Lo strumento Patrimonio Rilancio diventa realtà

Si ricorda che lo strumento Patrimonio Rilancio è la misura prevista dal Decreto Rilancio (art. 27 del Dl n. 34/2020) volta al rafforzamento patrimoniale delle imprese medio-grandi che hanno subito impatti economici a causa della pandemia.

Lo strumento, straordinario e a carattere temporaneo, sarà alimentato da risorse del Ministero dell’Economia e delle Finanze e gestito da Cassa Depositi e Prestiti, con l’obiettivo di sostenere il sistema economico-produttivo italiano.

Si tratta di una società veicolo ad hoc, con una dotazione complessiva di 44 miliardi di euro, sulla cui operatività è intervenuta con parere favorevole la Commissione europea (decisione 32020/9121).

Lo strumento avrà durata massima di 12 anni e potrà intervenire anche nell'ambito di operazioni di ristrutturazione di società che, nonostante temporanei squilibri patrimoniali o finanziari, siano caratterizzate da adeguate prospettive di redditività.

La priorità, comunque, è quella di intervenire nel capitale delle grandi imprese in difficoltà a causa della crisi da Covid-19, per evitare il rischio che le società con più di 50 milioni di fatturato operanti in aree strategiche dell'economia possano perdere la continuità aziendale.

Patrimonio Destinato, la normativa

Con il decreto Mef n. 26 del 3 febbraio scorso sono state attuate le regole di funzionamento del Fondo. Il decreto ministeriale, in vigore dal 25 marzo 2021, ha definito i requisiti di accesso, le condizioni, i criteri e le modalità degli interventi e prevede un approccio a doppio binario per gli investimenti.

Per la capitalizzazione del Fondo, invece, servono più interventi: sono previste diverse tranche di fondi per il Patrimonio Destinato, che sono state fissate dal cosiddetto Decreto Apporti.

Il Ministero dell’economia e delle finanze, con decreto del 7 maggio 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 115 del 15/05/2021, ha definito gli apporti al Patrimonio Destinato.

In prima battuta, entro il 7 giugno, il Dipartimento del Tesoro provvederà ad assegnare a Cassa depositi e prestiti titoli di Stato per un controvalore di 3 miliardi di euro.

Ma, visto che il patrimonio destinato sarà costituito in più tranche, quella fissata con il decreto Mef del 7 maggio 2021 da 3 miliardi rappresenta solo la prima e nel prossimo futuro ne dovrebbero seguire altre.

In caso di mancata costituzione del Patrimonio Destinato, i titoli di Stato sono restituiti al dipartimento del Tesoro per il loro annullamento e le eventuali somme per cedole di interesse maturate e per titoli rimborsati sono versati all'entrata del bilancio dello Stato.

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