20/05/2010
La quinta Sezione penale della Cassazione, con la sentenza n. 19049 del 19 maggio 2010, ha annullato con rinvio la condanna per bancarotta patrimoniale e confermato quella di bancarotta documentale nei confronti di un amministratore che era soltanto una “testa di legno”, amministratore legale. La motivazione addotta è che non era stato provato che egli avesse partecipato o comunque avesse piena contezza delle sottrazioni effettuate dall'amministratore di fatto.
Non può essere, infatti,...
20/05/2010
La Sezione tributaria della Corte di cassazione, con sentenza n. 10802 depositata lo scorso 5 maggio, ha accolto il ricorso avanzato dal Fisco avverso la decisione con cui la Commissione tributaria regionale della Campania aveva annullato un avviso di rettifica Iva per difetto di motivazione.
In particolare, l'allegazione della nullità dell'atto impugnato per carenza di motivazione non era stata dedotta dal contribuente con il ricorso introduttivo del giudizio e, per questo, l'Amministrazione...
20/05/2010
Confermata da parte della Cassazione – sentenza n. 12259 del 19 maggio 2010 – la maxi-sanzione irrogata dai giudici tributari nei confronti di un noto sportivo al quale, oltre alla fittizia residenza a Montecarlo, erano stati contestati una serie di illeciti fiscali concernenti l’evasione dell’Iva e delle imposte dirette.
Nel testo della decisione, la Sezione tributaria della Corte ha ribadito, in particolare, il principio secondo cui il cittadino italiano che, pur residente all'estero,...
17/05/2010
Se la dichiarazione dei redditi fa difetto nella documentazione di alcune spese, alla verifica del Fisco segue l’attribuzione di colpa al 50 per cento tra contribuente e commercialista che ne ha curato la pratica. Lo ha deciso la Cassazione il 26 aprile 2010, emanando la oramai celebre sentenza numero 9916.
Che non può tuttavia tradursi per analogia automatica in sede penale con la immediata segnalazione del professionista al Pubblico ministero. Infatti, laddove – contrariamente al caso...
15/05/2010
Con sentenza n. 11785 del 14 maggio 2010, la Cassazione, pur escludendo la possibilità di un automatico recepimento della pronuncia penale nel contenzioso fiscale, ha spiegato che le testimonianze e le indagini peritali svolte in un processo penale, nonché la stessa decisione resa in tale sede, possono costituire elementi indiziari utili utilizzabili dal giudice fiscale ai fini della decisione nel procedimento tributario instaurato per ottenere l'annullamento dell'accertamento. In particolare –...
12/05/2010
La Cassazione, con sentenza 11423/2010, ha stabilito che la mancata risposta dell’azienda al questionario inviato al suo indirizzo dall’Ufficio prima del 1999 non legittima, di per sé, la rettifica del reddito d'impresa in via induttiva. La legittimazione, infatti, è statuita dall'articolo 25 della legge n. 28/1999, a partire dell’entrata in vigore della stessa, che prevede espressamente che il Fisco può effettuare accertamenti induttivi in caso di mancata risposta al questionario inviato.
11/05/2010
La tesi di Equitalia é che il preavviso di fermo amministrativo è considerato atto meramente preparatorio, che il contribuente debitore non ha nessun interesse ad impugnare. Contro questa versione dell’agenzia di riscossione i giudici della corte di Cassazione a Sezioni Unite, con la sentenza n. 11087 del 7 maggio 2010, hanno chiarito che il preavviso di fermo per una autovettura, atto impugnato nel caso di specie, è la comunicazione ultima della iscrizione del fermo presso il Pra entro i...
11/05/2010
Già con la pregressa sentenza n. 9469/2010 la Cassazione aveva trovato antieconomico (comportamento estraneo alle normali regole di mercato) il modo di agire di un'impresa commerciale che ometteva nella contabilizzazione gli interessi su crediti vantati verso i clienti, ritenendo legittimo l'accertamento induttivo da parte del Fisco che, pur in presenza di una contabilità regolare, aveva riscontrato che l’azienda non aveva iscritto in bilancio tali interessi legali.
Ora, con la recente...
10/05/2010
La Cassazione, con l’ordinanza 9980 del 2010, nel respingere il ricorso del contribuente, ribadisce che l'avviso di ricevimento della raccomandata assume natura di atto pubblico e ha uguale valore certificatorio della relata di notifica redatta direttamente dall'ufficiale giudiziario. Pertanto, la contestazione della veridicità della firma apposta sulla ricevuta di ritorno della notifica di un atto a mezzo raccomandata dovrà essere fatta valere con querela di falso. E ciò anche se la causa sia...
10/05/2010
Con sentenza n. 10149/2010 la Cassazione ribalta, in favore del Fisco, una sentenza d’appello che bollava le prove penali come non utilizzabili nella procedura di accertamento amministrativo e contenzioso. L’invocata separazione dei giudici coinvolti, dei procedimenti penali e tributari, da parte dei giudici d’appello è un principio inesistente. Al contrario, spiega la Corte, sussiste il principio - ex articolo 63, comma 1, del Dpr 633/72 e articolo 654 del Codice di procedura penale - secondo...