04/11/2009
L’obbligo, a decorrere dal 2010, del visto di conformità per compensare i crediti Iva superiori ai 15mila euro sta accendendo gli animi. I professionisti, tra gli affidatari del compito di stilare la certificazione, lamentano che l’adempimento genererà costi che dovranno essere sostenuti dal cliente. Infatti, chi rilascia il visto dovrà sottoscrivere una polizza professionale a tutela dell’Erario. Anche la conseguenza del trasferimento ai professionisti dell’onere dei controlli che dovrebbero...
15/10/2009
La Seconda sezione civile della Cassazione, con la sentenza n. 21589 del 12 ottobre 2009, ha riconosciuto responsabile, nei confronti del cliente, un avvocato che, anche se aveva rinunciato al mandato ritenendo di non avere possibilità di successo in appello, non aveva comunicato al nuovo difensore di aver ricevuto notifica della sentenza di primo grado determinando la conseguente dichiarazione di tardività dell'appello presentato dal secondo avvocato. Secondo i giudici di Cassazione, in...
12/10/2009
L’incompatibilità col ruolo del giudice tributario mette a rischio il professionista. Devono temere principalmente gli avvocati, primi sui commercialisti. Pure i notai, i ragionieri o i periti commerciali che esercitino “in qualsiasi forma, anche se in modo saltuario o accessorio ad altra prestazione, la consulenza tributaria, ovvero l’assistenza e la rappresentanza di contribuenti nei confronti dell’amministrazione finanziaria” (dlgs n. 545/92, articolo 8, lettera i). Se hanno il doppio...
08/10/2009
E' stata confermata, da parte della Cassazione, Sezioni unite civili, – sentenza n. 19402 del 9 settembre 2009 – la sanzione disciplinare dell'avvertimento impartita dal Consiglio nazionale forense ad un avvocato che, in una procedura per recupero crediti, aveva attivato un nuovo procedimento di esecuzione per somme non dovute e quietanzate e per spese non liquidate dal giudice, dopo che, per la stessa posizione, aveva dichiarato in udienza di avere ottenuto il pagamento della somma. In realtà...
03/10/2009
Con la sentenza n. 20819 del 29 settembre scorso, la Corte di cassazione ha respinto il ricorso presentato da un avvocato per ottenere il risarcimento nei confronti di una rivista in quanto riteneva di essere stato diffamato dopo che questa aveva pubblicato l'esito di un provvedimento disciplinare a suo carico. La Suprema corte, confermando le sentenze emanate dai giudici di merito, ha sottolineato come per il giornalista le modalità di apprendimento della notizia possono essere state...
01/10/2009
Con sentenza n. 20825 del 29 settembre 2009, la Cassazione, terza sezione civile, ha confermato una decisione con cui i giudici di merito avevano accertato la responsabilità di un notaio per non aver curato con tempestività le denunce di successione di due clienti provocando loro maggiori spese, soprattasse e pene pecuniarie. Il notaio, nei gradi di merito, si era difeso sostenendo che il ritardo non era dipeso da lui in quanto, per comodità nella presentazione degli atti fuori sede, aveva...
18/09/2009
Le Sezioni unite civili della Cassazione, con la sentenza n. 19400 del 9 settembre 2009, hanno respinto il ricorso presentato da un avvocato contro la decisione con cui il Consiglio nazionale forense aveva irrogato, nei suoi confronti, una sanzione disciplinare per aver chiesto ad un cliente due parcelle per due ricorsi identici, uno dei quali era stato firmato da un codifensore, coniuge dell 'avvocato stesso. In particolare, il legale è stato sanzionato per non aver giustificato la...
12/09/2009
Il professionista, per i danni prodotti al cliente a seguito della prestazione di un'attività non tipica per la professione svolta, non è coperto dalla polizza di assicurazione professionale. E' quanto ribadito dalla Cassazione - sentenza n. 18912 del 2009 – in una vicenda in cui un consulente del lavoro aveva predisposto un contratto di locazione per un cliente creando danni allo stesso. La Cassazione, in particolare, si è allineata alla tesi della compagnia di assicurazione secondo cui la...
20/06/2009
Per la Cassazione – sentenza n. 11569 del 2009 – il notaio che nello stipulare un mutuo ipotecario ometta di avvertire il mutuante della circostanza che il mutuatario sia fallito risponde di inadempimento del mandato contrattuale conferitogli. In questo caso, infatti, l'atto dispositivo compiuto dal fallito potrebbe essere dichiarato inefficace nei confronti dei creditori del fallimento.
01/06/2009
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 20066 del 2009, ha confermato la condanna, per patrocinio infedele e truffa, impartita ad un avvocato il quale, nell'ambito di una compravendita, si era fatto lasciare, a danno del proprio assistito, un deposito cauzionale immotivato per la cancellazione di un'ipoteca. I giudici di legittimità, in particolare, hanno precisato che, per aversi tale reato, oltre alla infedeltà ai doveri professionali, è necessario che il cliente sia stato concretamente...