redattore profile

Daniele Bonaddio

Daniele Bonaddio,

Laureatosi nel 2011 presso l'Università "Magna Graecia" di Catanzaro in Economia Aziendale, svolge ormai da diversi anni la professione di redattore presso numerose testate giornalistiche online e cartacee, occupandosi di temi riguardanti il diritto del lavoro e della previdenza sociale.

È attualmente iscritto all’Albo dei Giornalisti della Calabria – Elenco Pubblicisti; è inoltre praticante Consulente del Lavoro ed effettua consulenze sia a privati che a studi professionali.

Nella Redazione Edotto, elabora quotidianamente articoli specialistici per la sezione “Edicola” in ambito di lavoro e previdenza. Redige altresì e-book ad uso degli operatori del settore.


Decreto Cura Italia, avviato l’iter per la conversione in legge

Approda al Senato il testo del cd. “Decreto Cura Italia” (D.L. n. 18/2020) per il voto di fiducia. I senatori entreranno in Aula 50 alla volta e la discussione, fanno sapere i vertici del Parlamento, avrà una durata di sette ore per via delle misure di sicurezza adottate.


Per i titolari di reddito di lavoro dipendente erogazione del premio oltre marzo

Il premio di 100 euro per i lavoratori titolari di redditi di lavoro dipendente, introdotto dall’art. 63 del D.L. n. 18/2020 (cd. “Decreto Cura Italia”), non deve essere obbligatoriamente erogato nella busta paga di marzo. 


CIGO, CIGS, FIS e Fondi in deroga. Semplificato il modello “IG Str Aut”

Alla luce dell’attuale fase emergenziale dettata dal Coronavirus è stata disposta l’abolizione dell’obbligo di firma da parte del lavoratore sul modello “IG Str Aut” (cod. “SR41”), contenente i dati per il pagamento diretto ai lavoratori delle integrazioni salariali.


Indennità una tantum, abilitati i Commercialisti

Dottori Commercialisti abilitati alla richiesta dell’indennità una tantum di 600 euro introdotta dal D.L. n. 18/2020 (cd. “Decreto Cura Italia”) per alcune categorie di lavoratori autonomi, liberi professionisti, collaboratori coordinati e continuativi e lavoratori subordinati. 


L’infezione da Coronavirus equivale a infortunio

Tutti i casi accertati di infezione sul lavoro da Coronavirus fanno scattare la piena tutela dell’INAIL, come per gli altri infortuni o malattie, già a partire dal periodo di quarantena.