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Michele Siliato

Esperto in diritto del lavoro, relazioni sindacali, contrattualistica e contenzioso amministrativo e del lavoro. Esercita la professione di Consulente del Lavoro in Messina e Roma, assistendo PMI e prestando consulenza per gruppi societari.

Collabora con l'editore Edotto per la redazione di approfondimenti e prontuari in materia di diritto del lavoro, diritto sindacale e contenzioso, e con noti centri studi del settore per la pubblicazione di articoli in materia giuslavoristica.

Relatore in convegni per professionisti ed aziende sulle principali tematiche del diritto del lavoro e delle relazioni industriali.


DL Fiscale convertito, stretta al lavoro irregolare e remissione in termine per le CIG-Covid

La versione definitiva della legge di conversione del Decreto Fiscale interviene in maniera rilevante sul lavoro irregolare e sul temuto provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale che, adesso, trova una nuova fattispecie oltre a quella del c.d. lavoro nero. 


Le regole del lavoro agile alle parti sociali, effetto propulsivo o battuta di arresto?

Emanate le linee guida per i futuri contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali, volti a definire la disciplina del lavoro agile nel settore privato.


Agevolazioni contributive, percorso ad ostacoli per la legittima fruizione

Con le legge di stabilità per l’anno 2007 e con i successivi principi generali sanciti dall’art. 31, decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, il godimento delle agevolazioni contributive è subordinato ad un preliminare percorso ad ostacoli che contempla molteplici limiti e fattispecie.


Lavoro autonomo occasionale, cambiano le regole con la conversione del Decreto Fiscale

Lotta al lavoro irregolare, il Senato approva il disegno di legge di conversione del Decreto Fiscale introducendo la comunicazione preventiva mediante sms o posta elettronica. L’ultima parola alla Camera.


Corte di Cassazione, il principio di proporzionalità nel licenziamento disciplinare

La Corte di Cassazione afferma che, in tema di licenziamento disciplinare, il giudice non è vincolato dalla previsione dei contratti collettivi, ma è sempre tenuto a valutare il principio di proporzionalità tra condotta e sanzione.