Riforma fiscale: in Gazzetta la legge che concede più tempo
Pubblicato il 19 agosto 2025
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Si estendono i termini previsti per la realizzazione della vasta riforma fiscale approvata nel 2023. In data 9 agosto 2025 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge n. 120 dell’8 agosto 2025, con la quale il Parlamento, su proposta del Governo, ha introdotto alcune modifiche alla legge n. 111/2023 di delega per la riforma tributaria.
L’unico articolo contenuto nella legge n. 10 dell'8 agosto 2025 interviene in maniera mirata su cinque punti fondamentali della legge delega, con lo scopo di aggiornare scadenze, ambiti di applicazione e principi guida, così da armonizzarli con il complesso cronoprogramma previsto per l’attuazione della riforma del sistema fiscale.
Previsti tempi più lunghi anche per i Testi Unici fiscali.
Maggior tempo per completare i decreti attuativi
L’articolo 1, comma 1, lettera a), L. n. 120/2025 amplia da 24 a 36 mesi il periodo concesso per l’emanazione dei decreti legislativi di revisione del sistema fiscale, calcolati a partire dall’entrata in vigore della legge n. 111/2023.
La nuova scadenza, quindi, slitta dal 29 agosto 2025 al 29 agosto 2026. Contestualmente, anche il termine per l’adozione di eventuali decreti integrativi e correttivi viene posticipato al 29 agosto 2028, restando valido il meccanismo che concede un’estensione automatica di 90 giorni qualora i pareri parlamentari arrivino in ritardo.
Estensione delle regole del Codice della crisi ai tributi locali
La Corte dei conti aveva più volte chiarito che le regole del Codice della crisi d’impresa non potevano essere applicate alle tasse locali, creando contraddizioni nel sistema. In particolare, era stato negato l’uso di strumenti come la transazione fiscale o gli accordi sui crediti per i tributi di Regioni e Comuni, perché questi non possono essere liberamente ridotti senza una norma specifica.
Per risolvere il problema, l’articolo 1, comma 1, lettera b), L. n. 120/2025 modifica la legge n. 111/2023, autorizzando il Governo a estendere anche ai tributi regionali e locali le procedure di pagamento parziale o rateizzato previste dal Codice della crisi d’impresa. Inoltre, viene introdotta la possibilità di applicare regole simili anche ai casi di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in difficoltà.
Magistratura tributaria
La legge n. 130/2022 ha riformato la giustizia tributaria, sostituendo le Commissioni tributarie con magistrati tributari professionali e a tempo pieno.
Con la modifica introdotta, il Governo viene delegato ad allineare – per quanto possibile – lo status, le regole e le funzioni dei magistrati tributari a quelle dei magistrati ordinari.
L’intervento riguarda in particolare la disciplina su sanzioni, procedure, incompatibilità, trasferimenti e cessazioni dal servizio, pur mantenendo le competenze del Presidente del Consiglio dei ministri, del Presidente della Corte di giustizia tributaria di secondo grado e del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria.
Testi unici: proroga dei termini
La scadenza per l’adozione dei testi unici in materia fiscale viene spostata di un anno, passando dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2026. Questa proroga consente di armonizzare i tempi della codificazione organica delle norme tributarie con quelli previsti per la riforma, permettendo la redazione di testi più completi, coerenti e sistematici.
In sintesi, la legge n. 120/2025 concede maggior tempo e strumenti per realizzare una riforma fiscale strutturata: rende più uniforme la gestione dei tributi locali, aggiorna la disciplina sui giochi pubblici e rafforza il ruolo della magistratura tributaria, con l’obiettivo di creare un sistema fiscale più moderno, efficiente e coerente.
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